La Corte mondiale deciderà se la Russia ha violato i trattati internazionali in Ucraina

Le cause internazionali intentate da Kiev contro Mosca

La redazione

La Corte Suprema delle Nazioni Unite si pronuncia in questa settimana decidendo se la Russia abbia o meno violato un trattato anti-terrorismo, attraverso il finanziamento dei separatisti filo-russi in Ucraina. Fra costoro sono compresi coloro che abbatterono il volo MH17 della Malaysia Airlines nel 2014.

Kiev, va molto oltre, sostenendo che la Russia ha anche violato un trattato sui diritti umani discriminando i tartari e gli ucraini in Crimea, penisola che la Russia ha conquistato militarmente e dichiarato annessa all’Ucraina nel 2014, nonostante nessun Paese dell’Onu abbia mai riconosciuto la sua sovranità su quel territorio.

L’Ucraina aveva chiesto alla Corte dell’Onu di riconoscere la Russia colpevole della violazione degli obblighi previsti dai due trattati ONU, firmati da entrambi i paesi (Russia ed Ucraina), e di condannarla a pagare i danni di guerra.

Lo scorso giugno, la Russia ha respinto le accuse dell’Ucraina definendole in udienza dinanzi alla Corte internazionale come finzioni e ” palesi bugie “. Gli avvocati che difendono Mosca hanno negato sia le violazioni sistematiche dei diritti umani nel territorio ucraino da essa occupato, sia l’accusa di violazione del trattato delle Nazioni Unite contro il finanziamento del terrorismo.

Sede della Corte internazionale di Giustizia
o

Kiev aveva portato la Russia davanti alla più alta corte delle Nazioni Unite nel 2017, già prima dell’invasione su vasta scala da parte della Russia del 24 febbraio 2022. Nel “vecchio ” caso, durato quasi sette anni, la Russia è accusata di aver equipaggiato e finanziato le forze filo-russe, compresi i ribelli che abbatterono il volo Malaysia Airlines MH17 nel luglio 2014, uccidendo tutti i 298 passeggeri e l’equipaggio.

Nel novembre 2022, infatti, un tribunale olandese condannato all’ergastolo due russi e un ucraino, tutti in contumacia, per il loro ruolo nel disastro aereo.

In Crimea, l’Ucraina sostiene che la Russia ha cercato di cancellare la cultura dell’etnia tartara ed ucraina. Le sentenze della corte sono definitive e senza appello, ma inefficaci se non riconosciute le sue sentenze. Sta di fatto che una sentenza che ritenesse la Russia responsabile del finanziamento dei combattenti filo-russi in Ucraina, potrebbe, tuttavia, dare impulso a casi separati contro la Russia presso la Corte europea dei diritti dell’uomo e l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale. E proprio oggi, la Corte internazionale di giustizia dovrebbe decidere un altro caso in cui l’Ucraina ha accusato Mosca di aver applicato falsamente la Convenzione sul genocidio del 1948 per giustificare l’invasione del 24 febbraio 2022.

Non si mette bene per Putin tra i rischi di condanne internazionali e gli attacchi ucraini ormai ripetuti con droni in Russia. Putin ha giurato e spergiurato che la Russia non sarebbe mai stata attaccata ed il popolo russo messo in pericolo dalla sua operazione militare speciale, ed alla vigilia, di una difficile rielezione si ritrova dinanzi al popolo russo manifestamente spergiuro. Non c’è da state allegri al Cremlino.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it.