Gli auguri del I dell’anno

Auguri ai lettori, all’editore ad i colleghi ed al Direttore Vicario. La prima mezza tonnellata è andata

Gianvito Pugliese

Oggi avrei tonnellate di auguri da smaltire ed a cui, magari educatamente, rispondere. “Ad impossibilia nemo tenetur” (ndr. alle cose impossibili da fare nessuno è obbligato). antico e saggio detto latino, smentino poi platealmente da una serie di film di successo dal titolo “Mission Impossible”.

Ma provo a cominciare bene, oggi è giorno di proverbi, “perchè chi ben comincia è a metà dell’opera” e liberarmi da mezza tonnellata fa piacere, come se non bastasse il mio di peso…

Torno serio ed i primi e più sentiti auguri vanno a lettrici e lettori che, lo dico con profonda convinzione e senza alcuna falsa piaggeria, sono i soli ed unici padroni de lavocenews.it. Auguri ai lettori del nostro Paese, ma auguri altrettanto di cuore ai tanti lettori di Paesi diversi dal nostro. che in realtà, conti alla mano, sono la maggioranza. Ne sono felice. Mi proponevo di fare un giornale scritto da cittadini del Mondo per i cittadini del Mondo e pare ci sia riuscito. Altro obiettivo quello di privilegiare la cultura, troppe volte Cenerentola in ogni contesto. Non sempre, ma spessissimo ci siamo riusciti.

Un grazie per aver condiviso questi obiettivi ed averne fatto la linea editoriale va all’editore, la Fondazione Concerti Niccolò Piccinni, alla quale auguro di ritornare a svettare alto nel mondo della musica, della lirica e della danza, come nelle sue tradizioni che risalgono al 1936. Il 2024 è l’anno decisivo, o dentro o fuori. Premesse positive ci sono e, lo racconto per la prima volta, grazie ad una sentenza passata in giudicato di condanna del Ministero della Cultura, come si chiama oggi per comportamenti non corretti a danno della Fondazione Piccinni, la Piccinni di Bari, come era nota nel Mondo della musica.

Dulcis in fundo prima un enorme grazie e poi gli auguri alle Colleghe ed ai Colleghi che hanno condiviso l’onere e l’onere di far crescere questo quotidiano che il tra un mese e due giorni compirà quattro anni. Un ringraziamento alla Web Master, ai collaboratori più attivi ed a quanti hanno da tempo ormai condiviso il nostro percorso e sono parte integrante e sostanziale della testata. Un augurio di buon anno anche a quelli che hanno collaborato per poco o molto più tempo ed hanno scelto strade diverse. Li comprendo e non li critico di certo,

E da ultimo, ma certamente non ultimo al direttore vicario Ugo Patroni Griffi. Non è stato particolarmente attivo nel giornale, ma si sapeva in partenza. Grazie per aver dato fiducia ad un quotidiano nascente ed avermi messo nome e faccia, facendoci dono del prestigio di cui gole anche extra moenia. A lui, come a tutti Voi, gli auguri di un anno sereno e, per quanto possibile e permetta l’attuale panorama, proficuo e pregno di gioia e soddisfazione. Mi permetto di ricordare a me stesso prima che a Voi, che “chi si contenta gode” e questi sono tempi in cui accontentarsi è indispensabile e dunque godetevi anche il più piccolo successo che conquistato di questi tempi è da marcia trionfale dell’Aida. L’articolo di Roberto Fabbriciani, che ringrazio per Moon River e tutto il resto, deve avermi suggestionato, se chiudo con l’Aida di Giuseppe Verdi.

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