George Floyd è morto per asfissia

L’autopsia di parte smentisce quella del Coroner. Nessuna patologia pregressa, nè intossicazioni. E’ morto per asfissia e sul luogo dellì’arresto, non in ospedale. Troppe complicità.

La Redazione

Lo afferma senza margini di dubbio l’autopsia indipendente richiesta dalla famiglia della vittima. Si conferma che l’afroamericano 46enne  è morto asfissiato “per compressione”.

Derek Chauvin, indagato per omicidio colposo, gli comprimeva il collo con il ginocchio e tutto il suo considerevole peso. mentre uno dei due poliziotti che lo inchiodavano a terra gli ha schiacciato la schiena comprimendo i polmoni.

L’esito dell’autopsia indipendente voluta dai familiari di Floyd è smentisce quella ufficiale dell’Hennepin County Medical Examiner, che escluso il decesso per strangolamento, lo attribuiva a malesseri preesistenti ed ad una ipotetica intossicazione.

L’autopsia di parte è stata compiuta dal dottor Allecia M. Wlson dell’Università del Michigan e il dottor Michael Baden di New York, che effettuò l’autopsia su  jeffrey Epstein il miliardario accusato di abusi su ragazze minorenni, suicidatosi in carcere.

“George è morto perché gli mancava l’aria, l’aria per respirare”, ha chiarito l’avvocato della famiglia Floyd, Ben Crump, sottolineando l’immediatezza del decesso, e non in ospedale, come sostenuto dall’autopsia ufficiale. La nuova analisi ha escluso affezioni preesistenti.

I funerali di George Floyd si terranno alle 11:00 a Houston, in Texas, dove risiedono i suoi familiari, il 9 giugno e sarà preceduto dalla camera ardente la sera prima. Il 4 giugno una commemorazione a Minneapolis, dove risiedeva.

Se venisse confermata, la perizia di parte dimostrerebbe il tentativo delle autorità di minimizzare l’episodio criminale e coprire gli assassini. Brutta storia.

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