Salerno: 69 arresti per traffico rifiuti.

Reati commessi prevalentemente nell’area portuale di Salerno.

Il Covid-19 ha fermato parte produttiva del Paese, sono rimaste aperte ed in piena attività i servizi e la produzione, trasporto e commercializzazione di prodotti essenziali. Ma, se da un lato non si sono fermati criminali e crimini, per nulla preoccupati per le sanzioni concepite a difesa della salute collettiva, dall’altro, nell’eterno gioco di guardia e ladri, non si sono fortunatamente neanche fermate le attività investigative e di repressione dei crimini,

Così in questo scenario va inquadrata un’operazione di polizia giudiziaria che nei giorni scorsi ha investito oltre 250 uomini della Guardia di Finanza che hanno eseguito 69 arresti prevalentemente in provincia di Salerno, ma anche in quelle di Napoli, Avellino e Caserta.

I reati, commessi come abbiamo anticipato, relativi al traffico illecito di rifiuti, sono stati commessi nell’area portuale di Salerno. I soggetti interessati ai provvedimenti di custodia cautelare sono funzionari doganali, personale sanitario, spedizionieri, dipendenti di società operanti nel porto di Salerno.

I reati, contestati a vario titolo, cioè non commessi da tutti gli interessati agli arresti, sono peculato, corruzione, favoreggiamento personale, falso, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici, ricettazione, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti.

Complimenti agli investigatori ed un grosso grazie. Il traffico dei rifiuti è tra i reati più pericolosi e nocivi per la società, e dunque noi tutti.