Il 7 Maggio 1945 finiva la II Guerra Mondiale
Accadde oggi: la Germania nazista si arrende. Fu la fine della seconda guerra mondiale in Europa
Vito Longo
Ricorre oggi il 75° anniversario della fine della seconda guerra mondiale in Europa, teatro del più sanguinoso conflitto della storia.
Vediamo come andarono i fatti immediatamente precedenti a quella data.
Le forze tedesche presenti in Italia cessarono tutte le ostilità con la firma di un documento di resa incondizionata che avvenne il 1° maggio. Ventiquattro ore dopo, anche le milizie di Berlino dichiararono la loro resa: il 2 maggio termina la “battaglia di Berlino”. A distanza di quarantotto ore, invece, il feldmaresciallo britannico, Bernard Law Montgomery, riceve la resa incondizionata di tutti i soldati in Olanda, nella Germania nord-occidentale e in Danimarca, comprese le forze navali. Tra queste ultime erano ricompresi anche gli U-Boot, abbreviazione di Unterseeboot, letteralmente “battello sottomarino” – imbarcazioni utilizzate dalla Marina tedesca sia nella prima che nella seconda guerra mondiale – che cessarono le loro operazioni offensive e tornarono alle basi su ordine di Karl Donitz, ammiraglio e successore di Adolf Hitler. Il giorno dopo, 6 maggio 1945, il generale Hermann Niehoff, comandante della città-fortezza polacca di Breslavia, circondato, si arrese ai sovietici dopo un assedio durato mesi. Di lì ad un’ora e mezza, il generale Alfred Jodl giunge a Reims, città del nord-est della Francia, e offre la resa di tutte le forze tedesche che combattevano contro gli alleati occidentali, su ordine del cancelliere Karl Donitz. Dwight Eisenhower, presidente degli Stati Uniti, però, pretese e ottenne la resa incondizionata di tutte le forze tedesche; in caso contrario i soldati tedeschi sarebbero stati costretti ad arrendersi ai sovietici. Di fronte a simile prospettiva, Dönitz autorizzò Jodl a firmare la resa completa e totale di tutte le forze tedesche. Alle 02:41 della mattina del 7 maggio 1945 il generale Alfred Jodl firmò, nei quartier generali alleati di Reims, i documenti di resa della Germania.

Il ricordo di un’Europa divisa e in guerra, fa ancora male, anche a distanza di 75 anni. Il periodo di pace più lungo della storia europea iniziò proprio quel giorno quando furono gettate le basi per la costituenda Unione Europea come la conosciamo oggi.
In questo periodo tornano spesso, nel racconto della pandemia da Coronavirus, metafore di guerra. L’Europa, dalla guerra, ci è già passata, due volte, ed è riuscita ad uscirne vittoriosa praticando l’unità.
Chiudiamo, quindi, citando una frase di Enrico Berlinguer, storico leader del Partito Comunista Italiano, da ricordare anche adesso, soprattutto adesso, seppur riferita ad un altro contesto. «Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno». In un’Europa sempre più dominata da egoismi nazionali e sovranismi vari, forse è il caso di ricordarsene più spesso.