Lamorgese: “Violenze preordinate ed inaccettabili”

Luciana Lamorgese stigmatizza i comportamenti dei manifestanti napoletani. La Procura di Roma indaga sui collegamenti tra i disordine nell’urbe e quelli partenopei.

GP

Luciana Lamorgese, Ministro degli Interni è persona seria e preparata, che usa la comunicazione con estrema parsimonia. Se parla è sempre e solo se è assolutamente necessario intervenire.

E la ragione c’è anche questa volta, forse più che mai: i primi disordini sono scoppiati a Napoli, la miccia credo l’abbia fornita il provvedimento di De Luca, una sorta di lockdown regionale, più minacciato che realizzato, anche se qualche restrizione in più in Campania è scattata. Non è il Governatore Campano avesse torto, la situazione è abbastanza drammatica. perchè la Campania ha sì centri ospedalieri di eccellenza, ed il Cardarelli rende bene l’idea, ma con fondi ridottissimi rispetto ad altre regioni i miracoli non li può fare e rischia a breve la saturazione di esplodere.

Ma della salute e della vita dei napoletani e dei campani agli organizzatori dei disordini non gliene importava un beneamato…….. Loro volevano marciare sul malcontento, naturale, di ristoratori, baristi, titolari di palestre e discoteche, e dimostrare che il territorio lo controllano loro e nessun altro. Ben tre cortesi sono partiti da punti diversi e riunitesi strada facendo, mentre, organizzati militarmente, centinaio di scooter rallentavano l’intervento delle forze dell’ordine. A guidare il corteo i non pochi No-qualcosa, ma soprattutto i militanti di Forza nuova.

Ad un certo momento i manifestanti hanno cecato lo scontro con le forse dell’ordine lanciano loro addosso petardi, bombe carte ed oggetti contundenti. Poi, all’improvviso si sono messi a correre verso il palazzo della regione. La polizia ha risposto con lacrimogeni e qualche arresto.

Il Questore di Napoli Alessandro Giuliano ha affermato: “Questa notte abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza“. Non si espone più di tanto nelle ipotesi, ma era evidente che la mano della camorra, accanto all’estremismo politico, c’era tutta e si avvertiva, Quei mototini era le “note staffette” impiegate in modo diverso.

E’ stata poi la volta di Roma dove si è replicato. Scoccata la mezzanotte, con lo scattare del “coprifuoco”, l’intimazione di andar via ai manifestanti, è stata interpretata come una provocazione della Polizia ed è cominciato il lancio di petardi e fumogeni contro le forze dell’ordine. E’ seguita una carica di alleggerimento ed i manifestanti si sono dispersi verso piazzale Flaminio. Incendiati cassonetti e danneggiate vetrine . Sarebbero circa dieci persone tra arrestati e denunciati dalla polizia. Gli agenti avrebbero, inoltre, identificato anche un’altra decina di persone.

Sui disordini, che hanno a Roma come a Napoli tra i protagonisti militanti di Forza Nuova, indaga la Procura di Roma. I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Michele Prestipino, stanno verificando l’esistenza di collegamenti con quanto avvenuto la notte precedente a Napoli.

A questo punto la Lamorgese è intervenuta sia per manifestare il suo sostegno alle forze dell’ordine oggetto di attacchi meramente delinquenziali, sia per condannare senza me e senza ma di facinorosi che vogliono solo destabilizzare l’ordine pubblico. Ha detto, infatti: “Venerdì sera a Napoli si sono verificati “attacchi preordinati”, atti di violenza “organizzati, inaccettabili e da condannare“, va espressa solidarietà dunque e vicinanza” alle forze di polizia, ai militari e ai membri della polizia locale che sono stati aggrediti e feriti in “veri e propri episodi di guerriglia urbana”. La guerriglia urbana e le aggressioni alle forze di polizia ieri sera a Napoli “nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica“.

Francamente non so se le indagini riusciranno a dimostrare il collegamento tra i due episodi e soprattutto tra chi era in piazza ed la malavita organizzata che dietro quei disordini c’era, anzitutto a Napoli. ma probabilmente anche nell’appendice romana. Quello che so e che è dovere anche mio e della redazione de lavocenews.it esprimere solidarietà alle forze dell’ordine in questa circostanza.

Ovviamente in questi giorni la lettura dei social è estremamente interessante e rivelatrice dei personaggi. Da destra non si alza una sola voce di condanna di questa “gentaglia”. C’è chi addirittura si scandalizza al sentirli chiamare con quell’appellativo, urlando al giustizialismo. E’ bene: sia chiaro: chi li difende. è complice e l’appellativo se lo merita tutto anch’esso.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail   info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.