Il caffè con il lettore

Berlusconi: E’ davvero incredibile che ad oltre 150 anni dall’unità nazionale esiste ancora una questione meridionale in Italia.

Gianvito Pugliese

È davvero incredibile che ad oltre 150 anni dall’unità nazionale esiste (ndr. che … esista) ancora una questione meridionale in Italia. Per questo non possiamo sprecare davvero le grandi opportunità offerte dal piano nazionale di ripresa e resilienza: si tratta di ingenti risorse che proprio su richiesta di Forza Italia sono state indirizzate per una quota importante al Sud”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi in un’intervista, durante la campagna elettorale, a RadioNorba.
Il nostro obiettivo è prima di tutto colmare quel deficit di infrastrutture che rende così difficile al Sud fare impresa e creare posti di lavoro”, ha aggiunto. “Voglio fare un esempio: grazie al nostro governo l’alta velocità è arrivata a Salerno accorciando l’Italia ma la rete dell’alta velocità va estesa a tutto il Sud, deve raggiungere le regioni adriatiche e deve estendersi fino alla Sicilia con la realizzazione, direi finalmente, del Ponte sullo stretto di Messina che ricordo è un’opera che noi avevamo già progettato, già finanziato, già appaltato e che se la sinistra non la avesse bloccata tutto sarebbe già in funzione del tempo”, ha proseguito sottolineando che “l’attenzione per il Sud per noi è una priorità da sempre e lo abbiamo dimostrato con fatti concreti: i miei governi sono stati quelli che nella storia della Repubblica hanno investito più risorse nel Mezzogiorno”.

A prescindere dal mancato uso del congiuntivo, sottolineato dal verbo in grassetto, non si può sentire che un ex Presidente del Consiglio, che in quanto tale ha segretato i criteri commissionati dal suo governo all’Istat per stabilire i “fabbisogni minimi” degli enti locali, in base ai quali suddividere i fondi nazionali di perequazione, riesumando, complice l’ex Ministro al ramo, Roberto Calderoli, l’eterno criterio della spesa storica, oggi si chieda come mai ancora la questione meridionale.

La spesa storica significa che, se i fondi di perequazione annuali prevedono un incremento del 20% su base nazionale, dove, come nel ricco nord, ci sono venti asili, scuole, ospedali … ne avrò altri quattro ex novo, da costruire e mettere a regime, dove (meridione) ne ho zero o al massimo un paio avrò il 20% di zero cioè zero o di due pari a 0,4. Cioè potrò solo fare qualche lavoretto di manutenzione straordinaria o di piccolo ampliamento.

Tutto questo ha penalizzato il sud fino all’incredibile. Le somme sottratte in questo ed altri modi dal nord, vincitore della guerra d’annessione sabauda a danni del sud sconfitto, conquistato e depredato fin dal primo momento, ammontano a cifre spaventose.

Mi permetto di consigliare in proposito la lettura de ” La grande balla” di Roberto Napoletano, Ed. La voce di Teseo. In copertina si legge, a mo’ di occhiello: “Non è vero che il Sud vive alle Spalle del Nord, è l’esatto contrario”. Buona lettura.

Caffè leggermente amaro, si vede che mi sono messo a dieta.

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