Letizia Moratti chiude con Attilio Fontana

Pronta una sua lista civica in Lombardia. Si porrebbe come terzo polo, mentre il centrodestra non gradisce le critiche al modello Lombardia ed al governo Fontana.

La redazione

Abatema per il centrodestra al governo del Paese le critiche espresse dalla vice presidente regionale dimissionaria, Letizia Moratti nei confronti di Attilio Fontana, Presidente uscente in carica. ed al modello Lombardia che da tempo tutti si sono accorti che bluff sia.

Le due lettere “L” e “M” che stanno a indicare il nome di un’associazione, Lombardia Migliore, dominano l’emblema del sodalizio costituito un mese fa presso lo studio del notaio Carlo Marchetti a Milano. Di certo a Milano e dintorni fanno pensare alle iniziali di Letizia Moratti e al simbolo di una lista elettorale.

E Letizia Moratti oggi ha rassegnato le dimissione da vicepresidente della giunta regionale lombarda dopo essere entrata in rotta di collisione col molto chiacchierato Presidente, Attilio Fontana, che per la vicenda dei camici appaltati senza gara alla società di sua moglie (socia di minoranza) e di suo cognato, poi fatti passare per una donazione (solo dopo la denuncia del programma Rai Report) ha perso molto in immagine, anche perchè in quella occasione è emerso un conto cospicuo in Svizzera che, per quanto scudato, resta sempre una macchia indelebile a carico di un pubblico amministratore.

E la Moratti, si sa, è pronta a scendere in campo nell’agone elettorale lombardo in competizione con il presidente in carica.

L’associazione L M ha sede in via Belinzaghi 15 a Milano, zona Farini, la stessa di Radio Lombardia, emittente tra le più ascoltate in una cui trasmissione la Moratti annunciò mesi addietro la volontà di candidarsi.

L M annovera tra i suoi quattordici soci fondatori Manfredi Palmeri, consigliere regionale liberale e centrista, già aderente a Forza Italia, che a luglio scorso aveva modificato il nome del suo gruppo con “Polo Civico Lombardia Migliore”. Moratti con questa mossa del Palmieri eviterebbe la raccolta e deposito firme e potrebbe chiudere la lista all’ultimo minuto, così come faranno tutti i partiti già presenti nel consiglio regionale lombardo, noto come il Pirellone.

Per Fontana, Moratti guarda “verso sinistra e non da oggi”, ed ha nominato assessore al Welfeare, al posto della Moratti, Guido Bertolaso. Ma i politologi ritengono che si collocherà nell’ambito di un terzo polo. A riprova della dichiarazione farlocca di Fontana, diretta a mettere contro la Moratti tutto l’elettorato di destra, vari esponenti del centrosinistra lombardo, a cominciare dall’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dall’europarlamentare Pierfrancesco Majorino hanno escluso di poter votare e far votare la Moratti. Di diverso avviso il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha ipotizzato un’alleanza con la Moratti.

Dall’altro lato i partiti di centrodestra, che hanno lavorato vanamente per evitare lo strappo, non hanno gradito le critiche di Moratti al governo Meloni a proposito del reintegro dei medici no vax.

La capogruppo al Pirellone di Fdi, che -ricordiamo- candidò la Moratti per il Qurinale: “Alla signora Moratti buona fortuna anche se avremmo preferito un percorso più coerente e soprattutto, nel lasciare l’incarico, privo dell’alibi di un pretestuoso contrasto con le prime scelte del governo”. In parole povere, libera di criticare Fontana, ma imperdonabile blasfemia criticare un provvedimento, per quanto discutibile, della Meloni.

Carlo Calenda, prevedibile e scontato come da copione: “Letizia Moratti è stata coraggiosa nel rassegnare le dimissioni dal pessimo governo di Attilio Fontana. Moratti ha svolto un ottimo lavoro nel corso della campagna vaccinale, che prima di allora era in un caos indegno per una grande Regione europea. Sono certo che in futuro potrà dare un contributo positivo nella politica regionale o nazionale”. Tradotto: porte non aperte, ma spalancate del terzo polo di Renzi-Calenda, che alle politiche, in Lombardia, ha ottenuto circa il 15%.

E’ certo che per il centrosinistra, in Lombardia all’opposizione da 28 anni, una candidatura di Moratti in concorrenza con Fontana sarebbe un’enorme opportunità. Ed un sondaggio di pochi giorni or sono dava la futura lista Moratti al 12%.

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