In Cdm la riforma Cartabia passa all’unanimità

I cinque stelle per i delitti di mafia ottengono in appello sei anni a regime transitorio e cinque a regime ordinario.

La redazione

Ci sono volute interruzioni della seduta e mediazioni di non poco spessore, ma alla fine la riforma della giustizia firmata da Marta Cartabia è stata varata con il voto unanime di tutti, ministri pentastellati compresi.

Fino al 2024 i processi per delitti con l’aggravante mafiosa ottengono una prescrizione di sei anni. A regime si scende di un anno. La proposta sarebbe stata avanzata dal Ministro Orlando e avrebbe rotto le resistenze e fugato i dubbi dei cinque stelle in merito alla riforma della giustizia.

Al termine della faticosa e lunga seduta la Ministro della Giustizia, Marta Cartabia ha dichiarato: “ C’è l’impegno a ritirare tutti gli emendamenti presentati dalle forze di maggioranza con l’obiettivo di concludere nei prossimi giorni l’approvazione della riforma”.

Non è certo un risultato di poco conto ricordando quanto l’iter della riforma sia stato contrastato.

Cartabia ha aggiunto: “Abbiamo apportato degli aggiustamenti, come annunciato la scorsa settimana con Draghi, alla luce del dibattito molto vivace che si è sviluppato in queste settimane sia da parte delle forze politiche che degli operatori e degli uffici giudiziari che saranno i primi ad essere chiamati alla grande sfida di implementare una riforma così significativa e innovativa nel nostro Paese. L’obiettivo è garantire una giustizia celere, nel rispetto della ragionevole durata del processo, e allo stesso tempo garantire che nessun processo vada in fumo“.

Conte ne ha approfittato per dare una stoccata a Salvini ed alla sua Lega: ” Devo dire che sono molto rammaricato perché dalla Lega c’è stata una durissima opposizione all’allungamento dei tempi di prescrizione per i processi per mafia“.

Per Enrico Letta, segretario del Pd: “Riforma della giustizia che si avvicina all’Europa e fa compiere grandi avanzamenti in termini di modernità ed efficacia. Cartabia ha trovato il giusto equilibrio per superare la riforma precedente senza scadere nell”impunità. Ci siamo spesi per l’accordo. Ne siamo contenti”.

Per la Lega si esprimono Matteo Salvini e Giulia Bongiorno: “Soddisfazione per la riforma della Giustizia: come chiesto dalla Lega, non rischieranno di andare in fumo i processi per mafia, traffico di droga e violenza sessuale. E ora avanti tutta con i referendum che completeranno il profondo cambiamento chiesto dai cittadini”. 

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.