Donald Trump: “la Russia deve attaccare i paesi della Nato morosi”

L’ex presidente americano, da uomo senza valori e che crede solo nei soldi, stigmatizza i debiti dei paesi membri verso la Nato. Un preciso autogol

Giovanni Recchia

In un momento storico nel quale la guerra tra l’Ucraina e la Russia non vede trovare una giusta conclusione, l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha espresso un consiglio poco gradito ai colleghi russi incentivandoli ad attaccare gli alleati statunitensi della Nato che non hanno adempito ai propri doveri economici.

Nel corso di un comizio elettorale avvenuto in South Carolina, in cui si voterà per le primarie, il prossimo 28 febbraio, Trump ha raccontato che nel corso dello svolgimento di una riunione della Nato, ha confessato ad un suo collega capo di stato, che gli Stati Uniti sotto il suo controllo non avrebbero difeso alcun Paese che “non paga il dovuto”.

Uno dei presidenti di un grande Paese ha espresso il suo parere dicendo: “ Beh, se non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia, ci proteggete? ”.  Non si è fatta attendere la risposta di Trump che ha affermato  “Non avete pagato, siete morosi?  No, non vi proteggerei. Anzi, li incoraggerei a fare quello che diavolo vogliono. Tu devi pagare. Devi pagare i tuoi conti”.

Non comprendiamo se una conversazione di questo tipo sia realmente avvenuta, però è evidente il messaggio nei confronti della nazione russa guidata dal presidente Putin, che se in questo preciso momento l’America fosse stata guida da Trump non fornirebbe più soccorso ai Paesi europei  dagli eventuali attacchi russi.

Infine il segretario generale della Nato Stoltenberg risponde a Trump dichiarando: “La Nato resta pronta a difendere tutti i suoi alleati. Ogni affermazione in cui si parli della possibilità che i Paesi membri non si difenderanno reciprocamente mette a rischio la sicurezza di noi tutti, inclusa quella degli Usa, ed espone i soldati americani ed europei a rischi crescenti”.

E se Stoltenberg, sia pur signorilmente, chiude Trump in un angolo del ring e gliene suona di santa ragione con la sua precisazione, non si faranno attendere molto le contestazioni dei democratici che, forse finalmente si ricorderanno che Trump è stato definito “per quarant’anni una risorsa russa“. Dunque sia per l’assalto fomentato a Capitol Hill, sia per le accuse rivoltegli dall’ex spia Kgb Yuri Shvets, Trump dovrebbe essere sottoposto a processo per “alto tradimento” del Paese di cui è stato presidente.

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