Covid accentra l’attenzione

E’ il Covid che in Italia ed in Europa accentra l’attenzione dei media.

GP

Alla fine dovremo essere grati a Trump di averci offerto qualcos’altro di cui scrivere in questi giorni. Ovviamente è un semplice paradosso.

Se andate sulle agenzie di stampa è difficile trovare una notizia diversa da quelle che a dritta o rovescia riguardano il Covid.

L’unica fortuna in proposito è la notiziona diffusasi ieri del vaccino della Pfeifer efficace al 90%, che ha ultimato la terza fase di sperimentazione. E’ in attesa del via alla commercializzazione e distribuzione, ma è non solo il vaccino di maggior efficacia (il 90% contro il 60% medio), ma anche quello scoperto in minor tempo. Ha, inoltre la possibilità di essere adattato facilmente ad eventuali mutazioni del virus che vanno messe in calcolo.

L’Ue che fin dall’inizio aveva puntato sul vaccino della Pfeifer è ottimista. Da Bruxelles Ursula von der Leyen dichiara: “Domani autorizziamo un contratto per un massimo di 300 milioni di dosi del vaccino sviluppato dalla società tedesca BioNTech e Pfizer, il nostro piano è di distribuirlo rapidamente, ovunque in Europa” una volta che il vaccino sarà pronto e disponibile.

 L’italia avrà, dunque, accesso ad almeno il 13,51% dei 300 milioni di dosi  pari a 40 milioni di dosi circa.

Poi le notizie sono peggiori: da un lato la nuova attribuzione delle zone in Italia, con le rosse aumentate dell’Alto Adige, autoproclamatasi tale (erano Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta), cinque regioni in più passate dal giallo all’arancione: Toscana, Liguria. Umbria, Abruzzi e Basilicata (che si aggiungono a Puglia e Sicilia) e nove rimaste gialle. Ma per la Campania la decisione è in sospeso e molti auspicano che sia classificata direttamente da gialla rossa.

Ma Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, invoca norme più severe per altre quattro regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Campania.

E mentre la Campania istituisce una commissione di tecnici per valutare la congruità dei dati forniti dalla Sanità regionale al Governo Nazionale, il Viminale dispone una stretta sugli assembramenti.

Difficile chiudere questa carrellata sul Covid senza aggiornarla con i dati odierni che come al solito dopo un fine settimana e lunedì in apparente diminuzione, tornano a crescere il martedì, anche a causa dei maggiori controlli e tamponi effettuati.

Non si può tacere quanto accaduto in Sardegna, dove è stata aperta dalla Procura di Cagliari un’inchiesta per epidemia colposa dopo la messa in onda di un servizio di Report. sull’apertura delle discoteche estive in Sardegna, che avrebbe favorito la diffusione del Covid prima nell’Isola e poi in varie regioni italiane. I magistrati vogliono capire se la Regione abbia consentito l’apertura dei locali della Costa Smeralda nonostante fosse a conoscenza dei rischi. Quest’ultima vicenda meriterebbe forse un articolo a parte, ma ho preferito aggiungerla alla carrellata.

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