Centenario della nascita di Italo Calvino

Brevi e sintetici elementi biografici del grande autore nel centenario della nascita.

Gianvito Pugliese

Italo Calvino è nato 15 ottobre del 1923 a Santiago de Las Vegas, a Cuba, dove i genitori, la madre naturalista ed il padre agronomo, dirigono una scuola di agraria e un centro sperimentale di agricoltura.

Ma Calvino trascorrerà infanzia, adolescenza, formandosi come studente, in Italia dove la sua famiglia, quando Calvino non aveva compiuto neanche due anni, si trasferisce a Sanremo, dove lo scrittore trascorrerà l’infanzia e l’adolescenza. A 18 anni va Torino, per frequentare, seguendo le orme paterne, la Facoltà di Agraria. Appena diciottenne è prolifico nel comporre i primi racconti, poesie e testi teatrali.

Due anni, nel 1943, si sottrae all’arruolato orchestrato dalla Repubblichino di Salò dall’8 settembre in poi, e viene cooptato dalla brigata comunista Garibaldi. Gli resterà scolpito nella mente lo spirito partigiano che definisce: un’attitudine a superare i pericoli e le difficoltà di slancio, un misto di fierezza guerriera e autoironia sulla stessa propria fierezza guerriera”.

Finita la guerra, Calvino passa dalla Facoltà di Agraria a quella di Lettere, che avverte essergli più congeniale. Nello stesso1945 aderisce al PCI. Stringe amicizia con Natalia Ginzburg e Cesare Pavese, che per primi leggeranno in suoi racconti. Ed è il momento della prima esperienza giornalistica: entra a far parte della redazione del quotidiano “l’Unità” e della rivista “Il Politecnico” di Elio Vittorini. Contemporaneamente frequenta la editrice torinese Einaudi che vanta collaboratori di prestigio, come Pavese e Vittorini.

Nel 1947 vede la luce il suo primo romanzo: il Sentiero dei nidi di ragno a cui fa seguito nel1949 la raccolta di racconti Ultimo viene il corvo (1949). Con Il visconte dimezzato pubblicato il 1952- che inaugura la trilogia I nostri antenati – determina un deciso cambiamento di stile da quello neorealista a fiabesco-allegorico. E’ nato lo stile “Calvino” che lo accompagnerà poi per tutta la vita. Sono anni fecondi per la sua scrittura, innumerevoli i testi venuti alla luce.

Nel 1962 conosce Esther Judith Singer, una traduttrice argentina, che sposerà nel 1964 e per trasferirsi a trasferisce a Parigi. Nello 1963 esce, per l’Einaudi, Marcovaldo ovvero le stagioni in città. La vita nella capitale francese lo segna positivamente. Conosce lo strutturalismo e la semiologia di Roland Barthes, strumenti decisivi per la maturazione della narrativa calviniana,

Nel 1980 di trasferisce a Roma e quattro anni dopo lascia Einaudi per Garzanti, presso cui pubblica Collezione di sabbia. Nel 1985 l’università di Harvard lo invita a tenere alcune conferenze. Si sta preparando alla nuova sfida quando lo colpisce un ictus, mentre era nella sua casa a Roccamare, presso Castiglione della Pescaia. Muore pochi giorni dopo a Siena. esattamente il 19 settembre

Nel 1988 con il titolo Lezioni americane: sei proposte per il prossimo millennio, sono pubblicati postumi alcuni suoi testi-lezioni.

Oggi si è celebrato il centenario della nascita di Italo Calvino. Molte le iniziative private di prestigio, a cui fa da contraltare l’assordante silenzio della cultura ufficiale, per intenderci quella del Mic (Ministero della Cultura) e dintorni. Questi signori, per dirla con Giuseppe Giusti “in tutt’altre faccende affaccendato, a questa roba morto e sotterrato”, hanno ben altro a cui pensare… e poi di tratta di Italo Calvino, mica di Italo Balbo. Una sola eccezione: la commemorazione di Mattarella alle Scuderie del Quirinale.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it. Grazie.