Johnson a Kiev, giura di difendere l’Ucraina

Partita doppia da ambo le parti, ma non si tratta di contavbilità. Da un lato incontri e dialoghi, dall’altro provocazioni e minacce,

La redazione

 Il primo ministro britannico Boris Johnson (in foto stamane mentre lascia Downing Steet) oggi sarà a Kiev, E’ previsto che giuri solennemente di difendere la sovranità dell’Ucraina. L’Inghilterra, insieme agli altri Paesi occidentali ha avviato sia azioni diplomatiche, che iniziative più dure per fermare una possibile invasione russa dell’Ucraina. Mosca sostiene che non ci siano prove di un suo progetto d’invasione, ma le truppe ammassate al confine orientale ucraino (quasi centomila soldati), le esercitazioni concordate con la Bielorussia, al confine nord dell’Ucraina non sono certo dichiarazioni d’amore di Mosca a Kiev.

Come non sono dichiarazioni d’amore, le navi militari russe che si sono spinte. da un lato ai limiti del mare territoriale italiano nei pressi della Sicilia e dall’altro ai confini marittima della Norvegia. Una manifesta provocazione all0Unione europea ed alla Nato.

Gli Stati Uniti dal canto loro hanno appena affermato di voler concordare con gli alleati schieramenti di truppe statunitensi sul fianco orientale della NATO, aggiuntive rispetto ai quasi 8.500 soldati già messi in allerta la scorsa settimana.

La Russia, che ha occupato militarmente la Crimea, già territorio ucraino e che aveva ottenuto dall’Ucraina l’indipendenza, pretende tra l’altro che la Nato rifiuti eventuali richieste di adesione da parte dell’Ucraina.

Per gli Stati Uniti, sono poche le possibilità che l’Ucraina entri presto nella Nato, ma se il Paese dovrebbe deciderlo deve essere libero di farlo.

Ieri sono volate nel consiglio di sicurezza Onu accuse reciproche tra Russia e gli Stati Uniti di essere dei “provocatori”.

Johnson, su cui pendono richieste di dimissioni, dopo lo scandalo delle feste nei suoi uffici durante il blocco, incontrerà il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy, Un tentativo di ribadire il ruolo della Gran Bretagna nel mondo nel dopo Brexit.

Carri armati ucraini

Esortiamo la Russia a fare un passo indietro e ad impegnarsi in un dialogo per trovare una soluzione diplomatica ed evitare ulteriori spargimenti di sangue“, ha dichiarato prima di imbarcarsi sull’aereo per Kiev, aggiungendo: “In qualità di amico e partner democratico, il Regno Unito continuerà a difendere la sovranità dell’Ucraina di fronte a coloro che cercano di distruggerla”.

Johnson dovrebbe discutere con Zelenskiy quale supporto strategico può offrire la Gran Bretagna all’Ucraina.

Londra ha fornito armi difensive e personale di addestramento all’Ucraina, anche se i ministri hanno affermato che il dispiegamento di truppe da combattimento è improbabile.

Ieri sia Stati Uniti che Gran Bretagna si sono dichiarate pronte a punire le élite russe, vicine al presidente Vladimir Putin, congelando i loro beni e vietando viaggio, se Putin ordina alle truppe di mettere un solo passo in Ucraina.

La Polonia ha offerto all’Ucraina, sua vicina, molte migliaia di munizioni ed è in attesa di risposta.

Gli Stati Uniti hanno ordinato il rientro in patria dei familiari del personale americano in Bielorussia 

Una telefonata tra Johnson e Putin, che non si sono sentiti telefonicamente ieri potrebbero farlo oggi. Lo afferma Downing Street. Emmanuel Macron e Putin si sono sentiti ieri e Macron nel colloquio avrebbe affrontato il tema avrebbe affrontato il tema dell’appoggio di Mosca ai separatisti in Crimea. In pratica una invasione indiretta e mascherata.

Oggi ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si sentirà telefonicamente con il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Ed è arrivata la risposta russa scritta al rifiuto scritto americano di adesione alle richieste russe ma gli Stati Uniti non commenteranno pubblicamente la risposta in questa fase.

“Sarebbe improduttivo negoziare in pubblico, quindi lasceremo alla Russia se vogliono discutere la loro risposta”, ha anticipato un portavoce del Dipartimento di Stato.

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