Genova: tenta la truffa del finto incidente al figlio

Arrestata una venticinquenne dalla Polizia di Stato

Rocco Michele Renna

Gli agenti della Squadra mobile di Genova hanno messo fine a una truffa ben orchestrata ai danni di una anziana signora, arrestando in flagranza di reato una giovane donna di 25 anni con l’accusa di truffa aggravata. Questo arresto è avvenuto come parte degli sforzi encomiabili delle forze dell’ordine per prevenire e combattere l’aumento delle truffe, in particolare quelle rivolte alle persone anziane.

L’operazione, che ha portato all’arresto, ha avuto inizio durante un normale pattugliamento nel centro-levante di Genova, quando i poliziotti hanno notato una donna che sembrava agire in modo sospetto. La giovane donna, con fare nervoso, si avvicinava ripetutamente a un citofono, guardandosi intorno come se temesse di essere osservata. Dopo alcuni minuti di tentativi, il portone dell’edificio si è aperto, e la donna è entrata. Pochi minuti dopo è uscita con lo stesso atteggiamento nervoso.

Gli agenti, che avevano già in mente i segnali tipici delle truffe simili, hanno deciso di fermare la donna per un controllo approfondito. Nel frattempo, hanno anche cercato di capire se nell’edificio fosse successo qualcosa di sospetto. La conferma dei loro sospetti è giunta poco dopo: una madre residente nello stesso edificio era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era spacciato per un agente di polizia. Questo falso operatore le aveva comunicato che suo figlio era coinvolto in un grave incidente stradale in cui una donna era rimasta gravemente ferita. Per evitare l’arresto del figlio, la madre doveva consegnare una somma di denaro, anche sotto forma di oggetti preziosi, a un emissario che sarebbe stato inviato a casa sua.

La donna arrestata, che coincideva esattamente con la descrizione fornita dalla vittima, è stata trovata in possesso di un bottino di oggetti preziosi e in oro del valore di migliaia di euro. Questi preziosi sono stati prontamente restituiti alla legittima proprietaria.

Questa vicenda serve come ulteriore avvertimento su quanto sia importante rimanere vigili e diffidare degli sconosciuti, anche quando affermano di essere membri delle forze dell’ordine. Le truffe che coinvolgono situazioni di emergenza apparenti sono sempre più sofisticate, ma con l’attenzione e la prudenza giuste, è possibile evitarle.

È fondamentale coinvolgere i nostri anziani in queste discussioni e sensibilizzarli. Raccomandiamo vivamente di segnalare qualsiasi richiesta sospetta o inconsueta e, in caso di dubbi, di chiamare immediatamente il Numero Unico di Emergenza 112 (NUE) per richiedere l’intervento della Polizia. Per conoscere ulteriori dettagli sulle tipologie di truffe più comuni e su come proteggersi, è possibile consultare la pagina dedicata a questo tema sul sito web della Polizia di Stato. La prevenzione è la chiave per proteggere se stessi e i propri cari da queste insidie criminali.

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