Fiamme in Sicilia, colpita Palermo, per ora due morti

Evacuato un albergo a Cefalù. Le fiamme lambiscono diversi centri abitati.

La redazione

Le dimensioni della tragedia le delimita perfettamente il fatto che “da oltre dodici ore, -come riferisce un servizio Rai- Vigili del Fuoco e volontari stanno cercando di domare i roghi che si sono sviluppati nel palermitano come già accaduto due mesi fa”.

E dunque mentre nel centro-nord l’allerta meteo mette in guardia da violenti temporali e grandinate, la Sicilia continua ad essere investita dal caldo africano. Le temperature eccezionalmente elevate e lo scirocco creano incendi e ne favoriscono la diffusione. La zona maggiormente interessata è quella del palermitano.

Ieri tra il tardo pomeriggio e la prima serata è stata disposta l’ evacuazione dell’edificio 18 del campus universitario di Palermo. Le fiamme avrebbero poi lambito i locali delle facoltà di chimica e fisica prontamente abbandonati da studenti e professori, in fuga precipitosamente. Fiamme anche in Viale Regione siciliana, circonvallazione di Palermo, con auto in fiamme, capannoni a fuoco e il traffico totalmente bloccato.

Poco prima del calar della notte a Cefalù è stato evacuato un albergo minacciato da fiamme altissime e giudicate incontrollabili dagli stessi Vigili del Fuoco. Gli ospiti del Costa Verde, che si calcola aggirarsi sui 750 ospiti, sono stati ospitati al momento, al palazzetto dello sport della Provincia di cui il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha disposto l’apertura straordinaria.

Purtroppo si segnalano già due vittime e si teme sia solo un bilancio provvisorio. Una donna è stata rinvenuta cadavere in un canalone nei pressi dell’autostrada: stava tentando di liberare e sottrarre al fuoco i cavalli del proprio maneggio. Un uomo à morto a Trappeto mentre erano in corso le operazioni di evacuazione di abitazioni lambite da un incendio. Attanagliato dal panico e potrebbe essere deceduto per un malore conseguente.

Daniele Tumminello, sindaco di Cefalù; “da quasi dodici ore, il territorio di Cefalù è seviziato e martoriato dalle fiamme, che hanno bruciato ettari di bosco, minacciato e danneggiato case e strutture alberghiere, mettendo la città in ginocchio. E, cosa assai più grave, hanno stroncato la giovane vita di una donna. Tutto ciò è inaccettabile, specie se si pensa che i roghi erano partiti ieri sera dal vicino comune montano di Gratteri e che si sono propagati per centinaia e centinaia di metri, arrivando sino al mare”. 

“È il secondo, devastante, incendio nell’arco di tre mesi. Una situazione inaudita. Facciamo nostro l’accorato appello del vescovo di Cefalù affinché le Istituzioni preposte, con in testa il presidente della Regione, cambino passo e strategia. Chiedo, nell’immediato, alla Protezione civile regionale un ulteriore potenziamento dei soccorsi, per fronteggiare il fuoco nei fronti ancora attivi e pericolosi”.

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