Carlo III sarà un buon sovrano?

Quasi un passaggio di testimone tra Elisabetta II e suo figlio Carlo III. Un re che sale al trono a quasi 74 anni, ma con spirito innovatore

Maria Catalano Fiore

Dopo il rito funebre di S.A. Elisabetta II, che ha destato molto clamore, commozione, sentimenti contrastanti, su tutto il globo terrestre, molti si interrogano sulla figura di suo figlio, salito al trono come Carlo III di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth.

Carlo III ha giurato fedeltà al suo popolo, l’8 settembre, con queste parole: “Mi impegno solennemente per il tempo che mi resta. Dovunque possiate vivere nel Regno Unito, o nei regni e territori del mondo, e qualunque siano il vostro retroterra e il vostro credo, prometto di servirvi con lealtà, rispetto e amore”.

Carlo III ha giurato di servire la sua nazione, come da prassi, appena dopo la dipartita della sovrana. Foto ufficiale, diffusa dall’ufficio stampa, presenti la nuova regina consorte, Camilla, e l’erede al trono William

E’ chiaro come con la morte di Elisabetta si chiude realmente un capitolo della lunga storia del ventesimo secolo ed oltre.

Il 900 un secolo problematico nei suoi primi 20 anni tra guerre e pandemia, proseguito tra disastri mondiali e grandi conquiste tecnologiche, mediche ecc… e traghettato nel XXI in ulteriori 20 anni di pandemia e coinvolgenti conflitti che toccano più nazioni.

Medaglie ed onorificenze realmente guadagnate sui campi di battaglia e militari.

Carlo III sale al trono a quasi 74 anni (li compie il 14 novembre prossimo) con poche aspettative per un lungo regno, pari a quello di sua madre, in una atmosfera difficile e con molti detrattori. Porta già sul trono una sua lunga storia, passioni, contraddizioni. Ma prima di parlare di una persona bisogna conoscerla.

Carlo ha dalla sua parte, oltre ad una indubbia preparazione, anche militare, la sorella Anna e il figlio William, nuova immagine della monarchia, dinamico e spigliato, a cui potrebbe affidare gli incarichi di rappresentanza considerando la simpatia che, con la sua famiglia, raccoglie tra i sudditi.

Novembre 1948: bellissima immagine di Elisabetta II e del suo primogenito Carlo, neonato, nella culla

E’ il primo monarca britannico a discendere dalla regina Vittoria sia da parte di madre che di padre. Da militare parte dalla gavetta sino a raggiungere la carica di Ammiraglio della Flotta per la Marina, quello di maresciallo di campo per l’Esercito e quello di Maresciallo dell’aria per la Royal Air Force.

Carlo che a pochi giorni dal giuramento di investitura è stato costretto a prendere decisioni impopolari nella sua stessa famiglia: la posizione di suo fratello Andrea e suo figlio Harry.

Carlo che ha dimostrato la sua profonda delicatezza ed il suo amore filiale in modo privato, poi emerso: un cuscino di fiori sul feretro.

Il feretro di S.A. Elisabetta II

In una cattedrale in cui erano proibiti fiori recisi, poiché il loro odore penetrante avrebbe causato sicuramente fastidi, sulla bara un cuscino di fiori vari e un bigliettino, seminascosto “in amorevole devota memoria”. Un omaggio di Carlo alla madre, fiori di Buckingam Palace che avevano coltivato insieme, raccolti e confezionati personalmente senza spugne o concimi poco consoni alle idee fortemente ecologiche del nuovo re.

Un nome importante e storico, Carlo, ma di re infelici, tra le varie casate avvicendate in Gran Bretagna, da analizzare, conoscere, come la sua persona e preparazione.

Antoon van Dyck: particolare di un ritratto in abiti regali di Carlo I Stuart, (1600-1649) datato 1636

Carlo I Stuart, secondogenito di Giacomo I Stuart, figlio di Maria Stuarda, è re di Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 1625 sino alla sua morte, avvenuta per decapitazione il 30 gennaio 1649. Un re che ha cavalcato guerre civili ed ha cercato di arginare il politico e militare Oliver Cromwell (1599-1658), con un doppio gioco che gli è costato la testa. E’ diventato, in seguito, un re martire.

Amante e conoscitore delle arti, ha raccolto una ricca collezione di sculture antiche e pitture, tra cui la collezione dei Gonzaga, acquistata tra il 1627 e 1628, messa poi in vendita dal parlamento tra il 1650 ed il 1653, acquistata parte dal re di Spagna Filippo IV, dalla regina Cristina di Svezia, parte dal cardinal Mazzarino, infatti, attualmente, si trova al museo del Louvre.

Sua moglie, dal 1625, Enrichetta Maria di Borbone-Francia gli da ben 7 figli. Suo successore (con la nuova formazione repubblicana), Oliver Cromwell, poi Carlo II Stuart, suo primogenito in Inghilterra e Giacomo II, secondogenito, sovrano in Scozia.

John Michael Wright: “Ritratto di Carlo II Stuart” (1630.1685)

Carlo II Stuart è sul trono dal 1660 sino al 1685. Secondo la linea dinastica doveva salire al trono sin dal 1649, data di morte di suo padre, ma la Repubblica glielo impedisce. Riesce a salire al trono solo più tardi, costretto anche ad un lungo periodo di esilio nelle corti di Francia e Paesi Bassi (paesi sui quali regnano un paio di sue sorelle ). Il suo governo è fermo, ma anche disinvolto. E’ riuscito a traghettare il regno fuori da qualsiasi riforma.

Gli succede suo figlio Giacomo II, ma sarà sua nipote Anna (1665-1714) ad unificare il regno d’Inghilterra con quello di Scozia formando la Gran Bretagna.

Entrambi questi due sovrani, di nome Carlo, appaiono come traghettatori dei due regni di Inghilterra e Scozia verso l’unità e la pace. A Carlo III il compito di traghettare la Gran Bretagna nel nuovo secolo e nelle nuove realtà e, ancora una volta, tenere a bada le pressioni separatistiche della Scozia. E’ necessario anche un buon primo ministro, sua madre, giovane regina aveva Wiston Churchill (1874-1965).

1956: Una foto di Carlo con Wiston Churchill, sua madre e la sorella Anna

Una delle falle di Carlo III: Diana. Sua moglie dal 1981, separato nel 1996, morta nel 1997. Si può continuare ad amare una donna meno avvenente e presente, aldilà delle restrizioni di casata? Pare di si. Carlo e Camilla Shand Parker Bowles, si amano da quando avevano 20 anni. Entrambi con un precedente matrimonio e due figli, si sposano a 56 anni, nel 2005.

Lo ha fatto il suo prozio Edoardo VIII rinunciando, addirittura, al trono, lo sta facendo suo figlio Harry che rinuncia a prerogative reali per Meghan. Meghan che gli chiede formalmente udienza, un segnale di pace?

Sulla posizione del prozio Edoardo, Carlo è stato sempre in dubbio, oltretutto gli era molto legato e se, ad Edoardo, era vietato rientrare in patria, a Carlo non lo era viaggiare. Un legame forte anche con Lord Louis Mountbatten zio e consigliere anche di suo padre Filippo.

2020: Elisabetta, Carlo e Camilla e i loro successori dinastici

Perché impedire ad Harry l’uso della divisa? Un modo per fargli capire il suo ruolo nel mondo e riavvicinarlo, o una rottura definitiva?

Indubbiamente Carlo è preparato, negli ultimi anni, ha sostituito la madre negli impegni istituzionali, ha riconquistato la fiducia del popolo, anche se i suoi detrattori affermano: “tanto non durerà molto”.

Ripercorriamo la sua storia: figlio primogenito di Elisabetta II, primo nipote anche di re Giorgio VI a cui è molto legato nella prima infanzia.

Il piccolo Carlo con il nonno re Giorgio VI

Nei suoi anni scolastici, Carlo, non gode di nessun favoritismo, studia, come ogni comune cittadino, presso scuole pubbliche sino al college. In seguito studia Antropologia, Archeologia e Storia presso l’Università di Cambridge, Storia e lingua gallese, in Galles e frequenta la Bachelor of Arts, (Accademia di belle arti) ed anche un Master of Arts, sempre a Cambridge. E’ un ottimo, e quotato, acquerellista e paesaggista.

Il suo impegno quale mediatore ed ambasciatore della corona, nel regno, appare costante. Nel 2008 il Daily Telegraph ha dichiarato che Carlo è: il miglior lavoratore della famiglia reale“. Ha ricoperto, dal 1980 sino al 2011, ben 600 incarichi ufficiali viaggiando molto. Ha presenziato, in vece della regina, a funerali di dignitari esteri e investiture di ordini cavallereschi. Ha presenziato al funerale di Papa Giovanni Paolo II.

Carlo III: riconoscimenti

Carlo ha più volte messo il luce il suo reale impegno ecologico oltre alla sua visione dell’architettura e della pianificazione urbana in incontri pubblici del settore, ritenendo che: “Una maggiore cura sulla progettazione e il rinnovo delle città può sicuramente migliorare di molto la qualità di vita dei cittadini”. Su questa materia ha anche scritto un libro. “A Vision of Britain”, fortemente critico verso un modernismo assoluto che non mette in conto il restauro e conservazione degli edifici e degli habitat preesistenti. Due sue organizzazioni portano avanti queste idee: “The Prince’s Regeneration Trust” e il “The Prince Foundation for the Built Environment”.

Ha creato, su sue idee, un villaggio “Poundbury”, arch. Leon Krier.

1985: Carlo e Diana visitano la Basilica di San Nicola di Bari, gioiello dell’architettura romanica. Foto amatoriale fornita da Giuseppe Franco

Ha esportato la campagna di recupero urbano anche in Canada, dopo aver constatato, e denunciato, la distruzione di molti centri urbani storici, nell’area della nazione. Piano a cui ha pienamente aderito il governo canadese sin dal 1999 e stanziando ulteriori finanziamenti dal 2007 in poi.

Dopo i danni dell’Uragano Katrina, nel 2005, Carlo ha devoluto 25.000 sterline, dal suo conto personale, in favore della popolazione colpita.

E’ patrono di organizzazioni umanitarie che operano in Romania sin dai tempi del dittatore Nicolae Ceausescu.

La continuità della monarchia in amicizia: Carlo e suo figlio William

E’ filantropo ed opera nel sociale, ha fondato più di quindici organizzazioni caritatevoli, a sostegno delle classi meno abbienti, di cui a tutt’oggi è presidente. Non mancano, comunque molti pettegolezzi né detrattori.

L’incoronazione dovrebbe avvenire tra sei mesi, un regno breve…lui stesso lo ha sottolineato: “Mi impegno per il tempo che mi resta…”. Gli auguriamo comunque che da monarca trovi un buon equilibrio tra quello che è sempre stato ed il suo nuovo ruolo, riuscendo a lasciare un segno come tutti i suoi predecessori.

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