Il Trattato del Nord Atlantico: 75 anni dalla fondazione della più grande alleanza militare della storia

Celebrato il Trattato fondativo della NATO che ha rivoluzionato la geopolitica mondiale

Rocco Michele Renna

Il 4 aprile del 1949, esattamente 75 anni fa, il mondo assisteva alla nascita di un accordo epocale: il Trattato del Nord Atlantico, noto anche come Patto Atlantico, veniva firmato a Washington D.C. dando vita alla NATO, l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Martedì scorso, per la prima volta nella sua storia, questo documento cruciale è stato trasportato fisicamente al di fuori degli Stati Uniti, precisamente a Bruxelles, per commemorare i tre quarti di secolo della più grande alleanza militare mai creata in tempo di pace.

L’origine del trattato risale a una risoluzione presentata al Senato degli Stati Uniti da Arthur Vandenberg, un repubblicano originario di Grand Rapids, Michigan, e presidente della commissione Esteri. In passato isolazionista, Vandenberg si convinse della necessità di un’azione congiunta dopo la sconfitta del nazifascismo e di fronte alla minaccia rappresentata dall’Unione Sovietica di Stalin.

L’introduzione della risoluzione al Senato avvenne il 11 giugno del 1948 durante l’amministrazione di Harry Truman, democratico. Questa risoluzione ottenne un ampio consenso con 82 voti favorevoli e solo 13 contrari. Essa raccomandava al presidente di garantire la sicurezza degli Stati Uniti e del mondo libero attraverso accordi di difesa che operassero nel quadro della Carta delle Nazioni Unite, ma al di fuori del Consiglio di Sicurezza, considerando il veto sovietico come un ostacolo per accordi di difesa collettiva.

Le trattative per la redazione del trattato richiesero diversi mesi poiché i paesi europei desideravano un impegno automatico degli Stati Uniti in caso di attacco, mentre gli Stati Uniti erano riluttanti a garantire tale automatismo, rispettando la Costituzione americana che affida al Congresso il potere di dichiarare guerra.

L’articolo 5 rappresentò un compromesso tra queste esigenze divergenti. Esso stabilisce che un attacco armato contro uno o più stati membri debba essere considerato come un attacco contro tutti, e che in tal caso ogni stato membro assisterebbe la parte attaccata prendendo tutte le azioni necessarie, inclusa l’uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell’area del Nord Atlantico. Questo articolo è stato applicato solo una volta, in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti.

La NATO conta dodici paesi fondatori, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada e la Francia. Nel corso degli anni, l’alleanza si è espansa includendo paesi come la Turchia, la Grecia, la Germania Ovest, e più recentemente nazioni dell’Europa orientale come la Polonia e l’Ungheria.

Oggi, la NATO conta 32 membri e ha ampliato il suo raggio d’azione geografico, spostandosi progressivamente verso est. Recentemente, con l’adesione della Finlandia e della Svezia, la NATO ha dimostrato la sua continua rilevanza e adattabilità di fronte alle sfide della sicurezza globale.

In conclusione, il Trattato del Nord Atlantico ha dimostrato di essere uno dei pilastri della sicurezza internazionale, sottolineando l’importanza della collaborazione transatlantica nella difesa dei valori democratici e della pace mondiale.

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