Il Karate e l’arte per la scrittura

Passioni che viaggiano sullo stesso binario. Il Maestro Marino Tattoli si racconta

Cinzia Montedoro

Due forme d’arte, due passioni…la bellezza abbraccia un connubio che ben si lega tra il mondo orientale, la street art unita alla passione per la scrittura, una particolare forma di espressione dell’arte moderna che riveste un ruolo essenziale nella vita del maestro Marino Tattoli.

Da anni insegnante tecnico federale di una disciplina elegante come quella del karate, Tattoli attraverso i suoi corsi insegna e custodisce un’arte che non è un semplice sport, ma anche una filosofia di vita tramandata con rispetto e competenza.

Il maestro Marino Tattoli

Il maestro Tattoli ci spiega che oltre al karate, sua prima passione, coltiva anche un grande rispetto per la street art: «Ho imparato ad apprezzare questa magnifica libertà d’espressione quando negli anni novanta, duemila, sebbene molti la utilizzavano come forma di protesta, il gioco delle immagini e dei colori regalava nell’immediatezza il senso del proprio disagio, o della gioia, ma non solo,  ciò che mi affascinava con maggiore attenzione erano le tecniche di scrittura utilizzate per meglio sottolineare l’immagine raffigurata».

Questo suo interesse è diventato è divenuto poi un hobby?

«Nel tempo libero ho sempre cercato di imitare queste scritture, fino a quando ho capito che l’unico modo per raccontare meglio ciò che volevo scrivere era solo studiandolo, e cosi circa quattro, cinque anni fa ho cominciato a studiare: calligrafia, inizialmente con gli stili tradizionali.  Ho proseguito gli apprendimenti anche da casa a causa della pandemia, ma questo non mi ha demoralizzato, anzi, mi ha dato una spinta maggiore nell’imparare».

Quale stile preferisce?

«Mi sono molto appassionato allo stile a punta tronca, infatti ho studiato e sto ancora studiando lo stile gotico con tutte le sue varianti e l’onciale, sono scritture che si prestano per tutto anche per quella moderna. Dalla calligrafia ho provato il “Lettering” ovvero non più tracciare dei tratti che riproducono una lettera ma disegnarla letteralmente, un chiaro riferimento all’arte dei graffiti e murales».

Come ha unito le due arti?

«Con gli stili classici di calligrafia e la street art sono andato a sviluppare e ricercare quelli che sono i “calligraffiti” che non sono altro che: opere d’arte, scritti su grandi o piccoli dimensioni, ovvero dai murales ai pannelli o tele, cartoncini, sono in sostanza riproduzioni generalmente geometriche d’arte che vanno a riprendere tutti quelli che sono i tratti della calligrafia a volte riproducendo: lettere o parole, altre volte solo espressioni creative dell’artista».

Quindi maestro possiamo concludere raccontando attraverso le foto la sua passione?

«Calligrafia, calligraffiti e lettering, ripeto le mie seconde passioni, l’arte racchiusa nel mondo delle lettere. Al momento presto la mia conoscenza e collaborazione con artisti emergenti pugliesi, con aziende o associazioni che hanno bisogno di locandine pubblicitarie o altro, ho anche collaborato con studi dediti ai tatuaggi, mi piacerebbe portare quest’arte poco diffusa nelle nostre zone, ed eventualmente collaborare con altri artisti. Imparare per insegnare e contribuire alla conoscenza, in fondo questa filosofia mi ha sempre accompagnato nella vita».

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