Il “bacio” di Putin a Biden: un’alleanza inattesa contro Trump

Il presidente russo supporta il presidente americano attuale, preferendolo al suo predecessore, in un’insolita mossa che fa scatenare polemiche e ironia.

Rocco Michele Renna

Nel bizzarro mondo della politica internazionale, le alleanze possono apparire tanto improbabili quanto un elefante in bicicletta. Eppure, ecco il presidente russo Vladimir Putin che, con un colpo di scena degno di un thriller politico, si schiera apertamente a favore di Joe Biden contro il suo rivale Donald Trump. Una mossa che ha lasciato molti osservatori politici attoniti, e che ha dato il via a un nuovo capitolo nella saga delle relazioni internazionali.

In un’intervista rilasciata a Rossiya-1 e ripresa dalla Tass, Putin ha espresso il suo voto per l’attuale inquilino della Casa Bianca, giustificando la sua scelta con argomenti che vanno dalla “prevedibilità” di Biden alla sua “esperienza” come politico della vecchia scuola. Una dichiarazione che ha fatto alzare più di un sopracciglio, considerando che il rapporto tra Russia e Stati Uniti è stato tutto tranne che caloroso negli ultimi anni.

Ma c’è di più: Putin sembra ignorare completamente l’età avanzata del presidente americano, che a novembre avrà già compiuto ben 82 anni. “Non ho visto nulla di tutto questo“, ha dichiarato il leader russo, probabilmente dimenticando gli evidenti segni di invecchiamento che sono sotto gli occhi di tutti.

Tuttavia, le motivazioni di Putin sembrano avere radici più profonde. La tensione tra Russia e Stati Uniti è alle stelle, con accuse reciproche di interferenze e provocazioni. Trump ha dato seguito a una politica aggressiva nei confronti di Mosca, mentre Biden sembra propenso a una linea più moderata. Un’alleanza con l’ex vicepresidente potrebbe dunque rappresentare per Putin una via d’uscita da un confronto sempre più serrato.

Le parole di Putin arrivano in un momento critico, con l’Ucraina al centro delle tensioni internazionali. La paura di un’adesione ucraina alla NATO è un incubo per Mosca, che vede minacciata la propria sicurezza. Tuttavia, le argomentazioni di Putin sembrano cadere nel vuoto quando si considera il passato recente: l’allargamento della NATO verso est è stato principalmente una risposta alle azioni aggressive della Russia, che ha violato la sovranità di stati confinanti come l’Ucraina.

Inoltre, l’ironia della situazione non sfugge agli osservatori più attenti. Putin, che si atteggia a difensore della “vecchia scuola” politica, è lo stesso leader che ha un curriculum di interventi militari e manipolazioni politiche che farebbero invidia a molti dittatori del passato.

Insomma, dietro le parole di Putin si nasconde forse più un desiderio di manipolazione che una reale preoccupazione per la stabilità internazionale. E mentre il Cremlino tesse le sue trame, il mondo tiene il fiato sospeso, consapevole che nella politica internazionale, come nella vita, nulla è mai come sembra.

L’ipotesi più attendibile è quella che, col recente crollo di Trump nell’elettorato femminile, dopo la condanna dello stesso per diffamazione nei confronti della Carroll, che ha fatto seguito a quella per violenza sessuale, Putin abbia deciso di mollare il vecchio “amico” e puntare sul cavallo vincente per non precludersi un dialogo con gli States.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it.