Staminali riducono il rischio d’asma

In futuro meno asma ed allergie grazie ad alcune cellule T

Lidia Petrescu

In un articolo pubblicato su Science Immunology, gli esperti dell’Istituto di Immunologia di La Jolla sostengono di aver analizzato i principali sintomi associati alle manifestazioni allergiche, come rinorrea, asma, starnuti, gonfiore e prurito, per comprendere le linee distintive dell’organismo sano rispetto ai soggetti in cui le manifestazioni allergiche sono violente e potenzialmente letali.  “Abbiamo scoperto un sottogruppo di cellule T precedentemente sconosciuto che potrebbe aprire nuove opportunità terapeutiche e, potenzialmente, spiegare come mai alcune persone non sviluppano un’infiammazione acuta quando respirano allergeni”. Lo dichiara Grégory Seumois dell’Istituto di Immunologia di La Jolla, precisando che siccome gli acari della polvere sono creature microscopiche difficili da evitare, per cui moltissime persone ne sono esposte ogni giorno, tuttavia ogni sistema immunitario reagisce in misura e in maniera diversa. Per capire le motivazioni di questa variabilità gli studiosi, utilizzando l’archivio di dati dell’Immune Epitope Database, hanno studiato le cause delle allergie e degli attacchi d’asma, ricerca particolarmente utile atteso il numero di persone allergiche e l’ampia diffusione degli acari. E’ emerso un sottogruppo di interleuchine in concentrazioni più elevate nel sangue delle persone in cui si manifestano sia asma che allergia: queste cellule si sono dimostrate in grado di guidare l’infiammazione e aggravare i sintomi. Nei soggetti non allergici è emerso invece un sottogruppo di cellule T come risposta all’interferone, in grado probabilmente di attenuare la reazione immunitaria.Gli studi continueranno per verificare e testare la scoperta, ma anche per indagare sulla possibilità di manipolare le cellule T, per aiutare le persone asmatiche e/o allergiche.

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