Nuovi sbarchi al Sud Italia… le locuste

Sciami di locuste provenienti dall’Africa, trasportate dal vento, giungono esauste sul nostro territorio e muoiono in breve tempo. Alcune potrebbero sopravvivere a causa delle temperature in aumento e moltiplicarsi.

Rocco Michele Renna

Dall’11 luglio, le cavallette sono tornate a Gravina in Puglia e la mia gatta è impazzita nel cercare di catturarle, così come le donne di casa sono fuggite spaventate. Tuttavia, questo non è un fenomeno isolato. In molte zone del sud Italia, veri e propri sciami di locuste provenienti dall’Africa, trasportate dal vento, giungono esauste e muoiono in breve tempo, ma alcune potrebbero sopravvivere e riprodursi sul nostro territorio a causa delle temperature in aumento. Potremmo dire, sarcasticamente, che dall’Africa anche le locuste dall’Africa sbarcano sulle nostre coste.

Becky la feroce cacciatrice di locuste

Da una ricerca su Facebook, si è appreso che lo sciame è approdato prima in Sicilia, poi in Calabria, successivamente in Puglia e nel resto del sud, ricoprendo addirittura alcune vie cittadine. È importante notare che le locuste sono più grandi delle cavallette. Solitamente, una cavalletta misura tra i 2 e i 3 centimetri di lunghezza, mentre la locusta migratoria può raggiungere facilmente i 6 centimetri se è una femmina adulta. Quindi, possiamo dire che le locuste sono generalmente decisamente più grandi rispetto alle cavallette native italiane.

Locusta migratoria o Locusta egiziana

La locusta del deserto, che è molto ricca di proteine, viene utilizzata come fonte di integrazione proteica in diversi paesi per fini gastronomici e le stanno proponendo anche in Europa come vi scrivemmo in questo articolo: Insetti a mensa ai bambini delle elementari … Una buona idea?”

Cibo del futuro per gli europei?

Se non si desidera utilizzare prodotti industriali poco ecologici per allontanare le cavallette dal balcone o dal cortile di casa, sembra che questo metodo possa funzionare, anche se non abbiamo avuto modo di provarlo: “Diluite una parte di aceto di mele in tre parti di acqua, aggiungendo 5 grammi di scaglie di sapone. Inserite la soluzione amalgamata in uno spruzzino e spruzzatela sulle foglie e le radici delle piante infestate dalle cavallette la mattina presto. Se trovate già delle cavallette presenti, bagnatele direttamente“.

Le cavallette non sono pericolose per gli esseri umani. Anche se gli sciami di cavallette possono causare disagio negli ambienti frequentati dalle persone, questi insetti non pungono, non hanno parti urticanti e non trasmettono malattie. Pertanto, non sono in grado di causare danni o malanni diretti agli esseri umani. L’unico danno che possono provocare è quello alle colture e alle piante in generale, oltre a provocare ansia a coloro che ne hanno la fobia.

Secondo uno studio condotto dalla Arizona State University nei prossimi anni assisteremo a un aumento delle locuste e dei loro sciami, con una maggiore intensità. Ciò metterà a rischio le coltivazioni e le scorte alimentari, e si prevedono anche carestie nei Paesi colpiti. Il motivo di questo fenomeno è l’aumento delle temperature causato dai cambiamenti climatici, che favorisce la proliferazione di questi insetti.

Da secoli l’umanità combatte le locuste, ma in futuro potrebbero diventare un flagello ancora più grave. Gli sciami attuali sono già composti da milioni di locuste, e questa cifra potrebbe aumentare in modo spaventoso. Il più grande sciame mai registrato è stato identificato sulle Montagne Rocciose nel 1875 e contava 3,5 miliardi di insetti.

Il caldo rappresenta un vero problema perché le locuste digeriscono il cibo più rapidamente a temperature più elevate, quindi mangiano in modo più veloce e in quantità maggiori. Inoltre, anche il loro sviluppo e la loro riproduzione diventano più veloci, consentendo loro di generare fino a tre volte in un solo anno.

È evidente che questo scenario prevede un aumento di sciami e invasioni di locuste. Secondo lo studio, in Sud America potrebbe andar perso più del 20% dei raccolti a causa di queste invasioni, e situazioni simili, se non peggiori, si verificano già in altre regioni come l’Africa, che è attualmente colpita stabilmente da sciami di locuste.

Insomma ci toccherà convivere con questa futura piaga, se non si pone rimedio all’aumento delle temperature. E’ un’imperativo per la sopravvivenza dell’uomo e del suo habitat, ma la politica, “in tutt’altre faccende affaccendata a questa roba morta e sotterrata” imperterrita continua a fare orecchie da mercante.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Contatti: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it. Grazie.