Addio a Gigi Riva, il “Rombo di Tuono” del calcio italiano

L’attaccante leggendario, simbolo del Cagliari e dell’Italia, ci lascia dopo una carriera luminosa e un impegno duraturo nel mondo del calcio. La sua potenza di tiro e il suo spirito vincente resteranno indelebili nella memoria dei tifosi.

Rocco Michele Renna

Ieri, presso l’ospedale Brotzu di Cagliari, si è spento Gigi Riva, noto come il “Rombo di Tuono” per la sua potenza di tiro inconfondibile e la sua prolificità sotto rete. Nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, Riva ha segnato un’epoca nel calcio italiano, diventando una delle figure più emblematiche della sua generazione.

La sua carriera calcistica ha visto il culmine con il Cagliari, dove ha segnato 169 gol in 327 partite di Serie A, stabilendo il record come miglior marcatore nella storia del club sardo. Con la Nazionale italiana, ha sollevato il trofeo del Campionato Europeo nel 1968 e ha raggiunto la finale della Coppa del Mondo nel 1970, unendo il suo nome a pagine indelebili della storia del calcio.

Dotato di un tiro potente e di una straordinaria abilità nel gioco aereo, Riva non era solo un calciatore di talento, ma anche un leader nato. La sua personalità carismatica e la determinazione in campo lo hanno reso un faro per i compagni di squadra e un punto di riferimento per i tifosi.

Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 1976, Gigi Riva ha continuato a contribuire al mondo del calcio in vari ruoli dirigenziali. Ha presieduto il Cagliari nel 1986-1987, è stato team manager e direttore della Nazionale italiana dal 1988 al 2013. Nel 2021, la sua straordinaria carriera è stata riconosciuta con il prestigioso Pallone d’Oro alla carriera assegnato dalla rivista France Football.

I suoi traguardi includono il Campionato Europeo del 1968, la finale della Coppa del Mondo nel 1970, il titolo di miglior marcatore nella storia del Cagliari, il secondo miglior marcatore di sempre della Nazionale italiana e il Pallone d’Oro alla carriera nel 2021.

Gigi Riva rimarrà per sempre un’icona del calcio italiano, una leggenda del Cagliari e un esempio di dedizione e successo nel mondo dello sport. Il suo spirito competitivo e la sua passione continueranno a ispirare generazioni di calciatori e tifosi italiani. Addio al “Rombo di Tuono”, la sua memoria vivrà nel cuore di chi ha amato il calcio e la sua magia.

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