Sondaggi politici, intenzioni di voto

Risultati dalla Supermedia di YouTrend per l’AGI

Gianvito Pugliese

I numeri tra parentesi indicano le differenze percentuali in aumento o diminuzione a distanza di una settimana. Il sondaggio originale di YouTrend indica invece gli scostamenti a due settimane.

Dati del 2 febbraio 2024.

Supermedia liste

  • FdI 28,6 (-0,1)
  • PD 19,2 (-0,3)
  • M5S 16,2 (-0,3)
  • Lega 8,5 (-0,1)
  • Forza Italia 7,4 (+0,4)
  • Verdi/Sinistra 3,9 (+0,1)
  • Azione 3,8 (+0,4)
  • Italia Viva 3,1 (=)
  • +Europa 2,5 (+0,4)
  • Italexit 1,6 (-0,1)
  • Unione Popolare 1,2 (-0,2)
  • Noi Moderati 1,0 (-0,2)

Supermedia coalizioni 2023

  • Centrodestra 45,5 (-0,1)
  • Centrosinistra 25,6(+0,2)
  • M5S 16,2 (-0,3)
  • Terzo Polo 6,9 (+0,4)
  • Italexit 1,6 (-0,1)
  • Unione popolare 1,2 (-0,2)
  • Altri 3,0 (+0,1)

Sintesi dei dati.

I sondaggi utilizzati sono stati realizzati dagli istituti demoscopici: EMG (data di pubblicazione: 26 gennaio), Eumetra (25 gennaio), Euromedia (23 gennaio), Ixè (29 gennaio), Piepoli (19 gennaio), Quorum (29 gennaio), SWG (22 e 29 gennaio) e Tecnè (20, 22, 27 e 29 gennaio).

Peggior risultato negativo della settimana alla pari PD e M5S con -0,3%, poi scendono Unione Popolare e Noi Moderati dello 0,2%, e FdI, Lega ed Italexit dello 0,1%. Detengono il primato di crescita con lo 0,4 Forza Italia, Azione e +Europa, seguono con lo 0,1 Verdi/Sinistra. Rimane stabile solo Italia Viva.

Quanto alle coalizioni il Centrodestra rimane scende al 45,5 (-0,1) mentre il Centrosinistra sale al 25,6(+0,2). Il M5S va al 16,2 (-0,3). Il Terzo Polo (esistente solo sulla carta dei sondaggi: i due partiti sono totalmente separati), sale al 6,9 (+0,4),miglior risultato della settimana, grazie ad Azione. Un Italexit va a 1,6 (-0,1) ed Unione popolare all’ 1,2 (-0,2) e un modesto +1 per gli Altri.

La distanza tra i due principali scende dal 20,2% al 19,9. Il dato del Cs sommato ai pentastellati ed ai centristi del Terzo Polo (l’ipotetico campo largo a cui lavora principalmente la Schlein), significherebbe oggi il 48,7. Il destra-centro, quindi, nei sondaggi sarebbe sotto alla somma delle tre maggiori opposizioni di 3,2 punti mentre il totale delle opposizioni, cresce al 54,5 e tiene la maggioranza sotto dell’9%.

Le alleanze a destra sono ancora per il momento stabili, ma va sempre più marcandosi il divario tra i tre partiti maggiori. Particolarmente tesi i rapporti tra Meloni e Salvini per la scelta dei candidati governatori in cui il secondo è sconfitto ovunque e medita vendetta. Nel centrosinistra il tentativo del campo largo (che sarebbe vincente, anche se di misura) trova i partiti diversi dal Pd oscillanti ed ondivaghi. Risentono infatti dell’umore dei rispettivi leader ed è il più grave danno al Paese ed alla Politica la personalizzazione di partiti e movimenti in entrambe le coalizioni.

Considerazioni sull’astensione del corpo elettorale.

Per i dati come per l’analisi relativa mi riporto alle considerazioni svolte nei precedenti sondaggi.

L’astensione che continua a crescere ed essere il Partito con i migliori risultati assoluti e relativi ed è un dato assolutamente sconfortante per la tenuta democratica del Paesema sembra non interessare.

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