Giù il cappello!!

Fascismo e comunismo a livello mondiale posso pure equivalersi, ma per quanto riguarda l’Italia criminali ed assassini fascisti impuniti ci sono stati e pure tanti. I comunisti italiani crimini non ne hanno commessi.

Michele De Marzo

Questa la frase con cui Totò, nel film Totò e i giovani d’oggi, si ricordò finalmente dove aveva già visto il suo consuocero Aldo Fabrizi. Gerarca nel ventennio, nella finzione scenica durante una parata fascista, Fabrizi toglieva il cappello allo spettatore Totò buttandolo per terra al grido appunto “giù il cappello”. Durante il fascismo, tantissimi italiani si scoprirono fascisti. Morto Mussolini con la Petacci e la servitù ( ahimè dimenticata dalla storia) probabilmente per una rapina finita male (personalissima opinione, ma il Duce avrebbe rivendicato l’enorme tesoro sequestrato dai partigiani quando fu catturato) gli italiani si riscoprirono brava gente e decisero di accanirsi sui cadaveri di Mussolini e di chi con lui ne condivise la sorte, tanto da costringere i vigili del fuoco ad appendere i cadaveri per sottrarli alla furia giustizialista della folla inferocita. Ma il risultato non fu all’altezza delle aspettative e la storia ci ha consegnato le immagini dei cadaveri appesi testa in giù.

Morto Mussolini, sono rimasti i fascisti.

Come nasce la democrazia. La mancata epurazione dalla magistratura fece si che l’amnistia Togliatti fu estesa anche a chi si rese colpevole di reati gravissimi per cui fior di criminali fascisti, doppiogiochisti e appartenenti all’Ovra, non pagarono neanche con un giorno di prigione quanto commesso in danno di altri italiani. Gli americani, paese liberatore, decisero che i fascisti non andavano processati e non consegnati ai Paesi che ne chiedevano l’ estradizione perché criminali di guerra, perché facevano comodo in funzione anticomunista e la conseguenza fu che appartenenti all’Ovra, prefetti e questori fascisti hanno fatto carriera nella pubblica amministrazione democratica, non abbandonando per nulla il loro essere fascisti. De Gasperi e gli americani hanno consentito ad Almirante, persona che aveva firmato le leggi razziali, di fondare il MSI che palesemente operava per i ritorno del fascismo e le conseguenze le subiamo a tutt’oggi se solo si pensa all’On.le Larussa che del MSI è stato parte. La democrazia nasce anche in seguito alla guerra segreta per entrare in possesso dell’archivio dell’Ovra e delle schedature di migliaia di politici e cittadini nonché delle lettere/diario di Claretta Petacci che consegnò a persone a lei vicine ma che dissero di averle smarrite. Il partigiano Luigi Longo, quando ne entrò in possesso, scoprì che fosse noto che egli era una spia francese e del pari si appropriò di numerosi fascicoli mostrandoli ai diretti interessati. Insomma, chi era in possesso dell’archivio aveva un enorme potere ricattatorio.

Veniamo ai giorni nostri. Molte volte sento dire che sì il fascismo è un crimine ma anche i comunisti hanno commesso crimini. E allora c’è da chiedersi. Quando un fascista fa il saluto romano invoca il fascismo, Mussolini e leggi razziali? La risposta è si. Quando una persona di sinistra alza il pugno invoca un duce comunista? No, perché in Italia non abbiamo avuto un Duce comunista o un duce comunista criminale; al limite chi alza il pugno rimpiange Berlinguer. Quindi, facciamoci un favore, non paragoniamo la destra fascista alla sinistra e quando vediamo un saluto fascista, ricordiamo a chi lo fa che il fascismo è un crimine perché non c’è cosa peggiore che mettere italiani contro italiani.

Potete tenere il cappello.

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