Kiev: piomba inaspettato Boris Johnson

Un faccia a faccia con Zelensky. L’ambasciata britannica posta una foto

Gianvito Pugliese

E’ innegabile che il premier britannico Boris Johnson sia un personaggio particolare, se non proprio speciale. Da lui ti puoi aspettare di tutto: dalle grandi sciocchezze, come partecipare a feste al numero 10 Downing Street durante il lokdown, o colossali errori, piaccia o no la Brexit ha letteralmente messo sul lastrico migliaia di agricoltori inglesi, ovvero il bacino elettorale tradizionale dei conservatori, un suicidio politico. Certo, all’epoca Johnson si lasciò ingannare da Donald Trump che, complice di Putin nell’operazione “Morte all’Unione europea”, lo abbindolò promettendogli che la Gran Bretagna sarebbe diventato il primo partner commerciale degli Stati Uniti. Trump, come sempre ha fatto nella vita, incartata la Brexit, frutto soprattutto del suo inganno, non mantenne gli impegni e lasciò Johnson col cerino in mano, una fiamma che ancora gli brucia e lo ha bruciato politicamente.

Un peccato perché “il biondo che fa impazzire il mondo”, come lo chiama Luciana Littizzetto, è capace anche di grandi gesti che sorprendono positivamente: oggi uno dei tanti, forse il più significativo, dopo il fatto di essere stato l’unico leader europeo che non è cascato nella trappola mediatica di Putin, che riceveva la scala santa dei leader europei, prendendoli sistematicamente in giro, mentre la propaganda del Cremlino, davanti al popolo russo, spacciava il novello zar come il padrone del mondo, al cui cospetto si presentavano genuflessi tutti i leader, pietendo la sua benevolenza.

E così oggi Boris Johnson sta incontrando il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy a Kiev.

Lo ha reso noto, a cose avvenute, per evidenti ragioni di sicurezza, l’ambasciata britannica in un post su Twitter, pubblicando anche una foto con scritto “sorpresa”. La visita, infatti, non era annunciata. Johnson ha voluto incontrare Zelensky come “dimostrazione di solidarietà agli ucraini”, sostiene Downing Street: “Discuteranno il sostegno a lungo termine all’Ucraina e il premier fornirà informazioni sul nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari a Kiev”.

Andriy Sybiha, vicecapo dell’ufficio di presidenza ucraina scrive su Facebook che Johnson e Zelensky sono in un: “Meeting tete-a-tete e che il Regno unito è il leader del sostegno di difesa per l’Ucraina, della coalizione contro la guerra e delle sanzioni contro l’aggressore russo”.

Fosse la volta buona che all’Ucraina arrivano gli aerei indispensabili, sufficienti, se non a far cessare totalmente i bombardamenti russi dal cielo, quanto meno a limitare le stragi di civili, che provocano quotidianamente, alle quali l’occidente non può e non deve assistere impunemente.

Ma che altro aspettiamo? Medvedev ci ha cortesemente svelato i terrificanti progetti di Putin, novello Gengis Can, vuole conquistare tutta l’Europa fino a Lisbona. Le sue minacce di ritorsioni possono ancora fermarci? E’ assurdo, quanto insensato: il fronte russo-occidentale è in Ucraina, piaccia o meno.

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