Zelensky: “Nazista non è il battaglione Azov, ma Putin”

Il primo è parte dell’esercito e non fa politica

La redazione

Il battaglione Azov è una parte della Guardia nazionale dell’esercito ucraino e non si è mai immischiato nella politica. Lo ha sottolineato Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, in una intervista all’emittente greca ERT, rilanciata in Ucraina dall’agenzia Interfax-Ucraina.

Richiesto di fornire chiarimenti in merito alle accuse di neonazismo rivolte al battaglione Azov, Zelensky ha risposto che allorchè “nel 2014 le squadre di volontari difendevano il Paese, molti dei loro appelli erano piuttosto radicali contro la Federazione Russa. Erano volontari ed era il loro punto di vista personale”.
“Il battaglione Azov non è una forza di volontari, ma fa parte della Guardia nazionale. Sono l’esercito ufficiale del nostro Stato. Quelli che volevano impegnarsi nella politica, si sono impegnati nella politica. Coloro che hanno deciso di entrare nelle Forze armate dell’Ucraina sono diventati parte delle Forze armate ucraine
”.

Zelensky ha aggiunto di “monitorare molto da vicino” manifestazioni di estremismo nel Paese, precisando che di “appelli al radicalismo, credo, ce ne siano pochissimi nel nostro Paese rispetto a molti Stati nel mondo”. “Noi crediamo che sia nazismo quello che l’esercito russo sta facendo nel nostro paese”, ha concluso.

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