Oggi trascorsi 503 anni dalla morte di Leonardo da Vinci

Un ricordo senza pretese di un grande della nostra storia nell’anniversario della sua dipartita

Nunzia Zampino


Il 2 maggio del 1519 moriva a Amboise (Francia) Leonardo da Vinci. Artista, scienziato ed inventore italiano del Rinascimento.
Genio assoluto, formulatore di idee, concezioni destinate a una piena conferma nel futuro.

Fu il primo a scoprire la vera funzione del cuore umano o l’età degli alberi. Leonardo da Vinci, l’artista forse più noto di tutti i tempi. Si è dedicato non solo alla pittura con capolavori come La “Gioconda”, ritratto di Lisa Gherardini, moglie del ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo. che gli commissionò l’opera intorno al 1503.

La “Gioconda”


Opera che non arrivò mai a casa del committente, perché Leonardo ci lavorò per anni, perfezionandolo sempre di più.
Altro capolavoro del grande Maestro Il “Cenacolo”. che fu commissionato da Ludovico il Moro nel 1494.

Genio eclettico, si è dedicato alla musica, ingegneria, alla meccanica alla tecnica militare e al teatro.
Progettò come ingegnere lavori di idraulica e di bonifica, sistemazioni architettoniche e urbanistiche, giostre e spettacoli di corte.

I suoi molteplici interessi, fecero sì che la sua vita si rivelasse una vera e propria miniera di informazioni per comprendere appieno ciò che è stato il Rinascimento Italiano, periodo d’oro della cultura che portò l’Europa dal Medioevo all’età Moderna.

Nel 1517 ebbe un’emiparesi, che lo colpì al lato destro del corpo, un male che non gli impedì di continuare le proprie attività, essendo fortunatamente mancino.

Morirà il 2 maggio, momento che nei secoli è stato immortalato da diversi pittori. Tra i tanti Jean August Dominique Ingres che lo immaginò morente tra le braccia del re Francesco I di Francia.

Leonardo era frutto di una relazione illegittima ed era figlio del notaio fiorentino Ser Piero. Aveva un modo inconsueto nel vestire, indossava tuniche rosa o dai colori vivaci. Mentre tra i suoi contemporanei andava di moda portare i capelli corti, lui portava sempre capelli e barba lunga.

Fu il primo a scoprire la vera funzione del cuore umano. Prima di lui si riteneva, infatti, che il cuore servisse a scaldare non a pompare il sangue.

Vegetariano, scoprì che era possibile determinare l’età degli alberi semplicemente contando gli anelli del tronco. Aveva anche un modo insolito di scrivere: mancino. lo faceva da destra verso sinistra, dal basso verso l’alto, per rendere forse indecifrabili i suoi appunti e i suoi “Codici”.

Delle sue macchine esiste a Vaglio Lucano, in Basilicata, una mostra permanente delle sue macchine, riprodotte da artigiani utilizzando i suoi disegni originali. Nello stesso museo comunale c’è anche un famoso autoritratto, che è stato oggetto di profonde discussioni sull’autenticità.

Ma di questo e di tanto altro potrà parlarvi la nostra Maria Catalano Fiore, un’autentica autorità in materia di Leonardo.

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