Tobia Zevi insorge contro l’intitolazione di un parco ad Almirante
L’assessore alPatrimonio ed alle politiche abitative del Comune di Roma lo definisce “uno scempio”
La redazione
L’assessore capitolino Tobia Zevi in una nota: “Intitolare un parco ad Almirante sarebbe uno scempio totale. Non si può onorare la persona come leader di un partito politico dimenticando il suo ruolo di caporedattore della Difesa della Razza. Sarebbe una scelta profondamente sbagliata. La Capitale, medaglia d’oro della Resistenza, è antifascista e non permette ambiguità”.
Effettivamente il quindicinale La Difesa della Razza, fondato da BenitoMussolini e diretto fin dal primo numero (5 agosto 1938) da Telesio Interlandi, fu il principale strumento antisemita del regime fascista, destinato a promuovere le leggi razziali fasciste.
Pubblicato regolarmente fino al 1943 (l’ultimo numero, il 117º, è uscito il 20 giugno 1943) è stato sempre diretto da Interlandi e vi figura come redattore capo e segretario di redazione Giorgio Almirante (in copertina). Che sia stato il numero 2 di quel periodico non ci piove.
Certamente Almirante fu fascista, ma resta anche il fatto che, non solo avviò quel processo di indirizzamento del Movimento Sociale Italiano verso i canali della democrazia repubblicana, operazione portata a termine con maggior efficacia e successo da Pinuccio Tararella, ma ebbe nei confronti degli avversari politici un rispetto poco compatibile con le sue origini politiche, fino ad andare a rendete omaggio alla salma di Enrico Berlinguer.
E, se quanto appena esposto fosse ritenuto fragile ed insufficiente, e tanti la pensano così, è di certo significativo che diversi Comuni del Paese, da Verona a Caltanisetta, passando da Foggia ad Agrigento, Aversa, Fiumicino, Molfetta, Lecce, Trani, San Severo, Rieti, Francavilla Fontana, Viterbo, solo per citarne alcuni abbiano intitolato una strada, una piazza, un vicolo a Giorgio Almirante.
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