Gravina in miniatura del Maestro Massimo Loglisci

Il Maestro Loglisci, oggi ci parla della sua passione per le miniature

Rocco Michele Renna

Il maestro Loglisci, nel suo tempo libero crea splendide copie di strutture famose di Gravina e dei suoi dintorni, la sua prima opera fu il castello svevo di Gravina e l’ultima, in ordine di esecuzione, è stato Castel del Monte di Andria.

Purtroppo le istituzioni gravinesi non gli hanno riconosciuto il giusto valore. mentre i cittadini lo apprezzano molto. Adesso in concomitanza delle elezioni amministrative gravinesi, tutti si ricordano di Massimo e delle sue opere, per cadere probabilmente nell’oblio dopo che hanno ottenuto il loro scranno.

Per questo difficilmente gli artisti del Sud possono essere ammirati, dandogli il giusto valore e rendendo la giusta importanza alle loro opere, sono schiavi di quell’atavico modus operandi degli oligarchi paesani, ma diamo voce al Maestro Massimo Loglisci e leggiamo cosa ha da dirci…


D- Sig. Loglisci, ci parla di lei e del suo lavoro?

R- Sono un libero professionista marmoreo, ho un’azienda per la trasformazione e lavorazione del marmo da oltre 30anni con altri 3 fratelli.  Azienda creata da nostro padre nel lontano 1976.

D- Come ha scoperto la sua passione per l’Italia in miniatura?
R- La mia passione per le miniature l’ho scoperta circa 10 anni fa, ma la passione era già nel mio DNA, perché da piccolo mi divertivo a creare opere e sculture di ogni genere.

D- Maestro Loglisci prepara lei tutto ciò che le occorre? la materia prima dove la prende?
R- Si preparo tutto io in azienda vado alla ricerca del materiale idoneo per poter realizzare le mie opere. La materia prima è la pietra, uso principalmente la pietra locale detta MAZZARO, poi uso anche moltissimo la pietra di Apricena e Trani.

D- Quanto tempo dedica alla creazione delle sue opere?
R- Dedico quasi tutto il mio tempo libero, ogni piccolo ritaglio di tempo lo dedico alla mia passione.

D- Quali problemi sta incontrando, se ne sta incontrando?
R- Indubbiamente si incontrano molti problemi nel recuperare planimetrie, prospetti e disegni dell’opera che intendo riprodurre.

Il Maestro Loglisci mentre crea Castel del Monte

D- Pensa di istituire una mostra prossimamente e dove?
R- Di mostre ne ho fatte tante, per fare conoscere la mia passione a tanta gente non solo della mia città.

D- Nemo propheta acceptus est in patria sua «nessun profeta è gradito in patria» … Cosa pensano i suoi concittadini in merito alle sue opere?
R- I cittadini apprezzano moltissimo le mie opere. Bisogna uscire di casa per essere riconosciuto, per quello che si fa. Io amo la mia città, credo di amarla più di tanti miei concittadini, i miei paesani credo mi apprezzino per quello che faccio per la mia città

D-Visto il suo amore per la sua città, secondo lei ha ancora senso battersi per una città come Gravina e per la sua cultura, in un periodo storico come il nostro pieno di problematiche e di contraddizioni politiche?
R- Diciamo che ho combattuto per tanti anni per creare qualcosa di unico, qualcosa che poteva essere utile alla città, qualcosa che permetteva al turista di restare 10 minuti in più a Gravina, visitando Gravina in miniatura.

Non hanno capito che si potrebbe esplodere con la cultura ed il turismo nella nostra città, le istituzioni vanno a rilento, si sta facendo qualcosa, diciamo la verità, Gravina sta lentamente migliorando nell’ambito del turismo ma ripeto molto lentamente.

La politica qui ha tanti problemi che difficilmente riescono a risolvere. Basti pensare che la nostra città non sta crescendo. Siamo cresciuti di 6000 abitanti negli ultimi 20 anni, al contrario della nostra vicina Altamura che in 20 anni è cresciuta di 18.000 abitanti…

Basti questo per tirare le somme.
Io mi batterò per una città ancora più bella di com’è adesso la nostra amata GRAVINA.

Ringraziamo il Maestro Loglisci per averci rilasciato questa intervista che ci ha aiutato a conoscerlo meglio assieme alle sue opere e ci ha fatto capire la realtà degli artisti “non allineati” al Sud.

Gli auguriamo di non abbattersi perché il futuro non è mai una cosa certa, bensì quello che noi vogliamo creare, anche grazie all’aiuto di persone oneste e sincere.

Maestro Massimo Loglisci
Gravina in Miniatura

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