Evaso dai domiciliari imprenditore russo

Due giorni fa era stata concessa l’estradizione negli Stati Uniti dalla Corte di Appello di Milano.

La redazione

Artem Uss, imprenditore russo quarantenne, figlio del governatore del territorio siberiano di Krasnoyarsk, ai domiciliari, ottenuti dopo esser stato trattenuto in carcere essendo stato fermato a Malpensa (in copertina) , il 17 ottobre scorso, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale spiccato da un giudice di New York.

L’imprenditore avrebbe dovuto essere estradato, giusta provvedimento della Corte di Appello di Milano del 21 marzo e rispondere negli Usa di alcuni reati, il più grave dei quali il contrabbando di tecnologie militari dagli Usa alla Russia.

Secondo il suo legale, Uss vorrebbe impugnare il provvedimento della Corte di Appello, ma nel frattempo si è sottratto agli arresti domiciliari, forzando il braccialetto elettronico ed allontanandosi dalla sua casa a Basiglio (Milano).

Uss, che è intanto attualmente considerato latitante è attivamente ricercato dalle Forze dell’ordine.

Assurdo, peraltro, che dopo la pronunzia della Corte di Appello di Milano la sua abitazione non sia stata piantonata e Uss controllato praticamente “a vista”.

Qualcosa di simile accadde il 3 luglio 2020 con la primula rossa del Supamonte. Graziano Mesina, scarcerato per decorrenza termini della custodia preventiva, con obbligo di dimora e firma ad Orgosolo, quando la Cassazione confermò la sua condanna si rese irreperibile. Fu poi catturato nella notte del 18 dicembre 2021 grazie ad una vasta operazione messa in atto dai Carabinieri. Un caso che meritava ogni attenzione.

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