Addio a Beppe Labianca

Scompare un pezzo importante della nostra cultura. Rip

Maria Catalano Fiore

Il Covid non si è fermato neppure a Pasqua, tra i troppi che sta portando via, ieri si è portato via anche l’artista e docente Beppe Labianca.

“Un altro tassello dell’arte barese è andato via” ha commentato Pietro Marino nel darne l’annuncio stamattina ……

Un ritratto di Michele Saponaro di Beppe Labianca

Beppe Labianca, professore di molte generazioni di giovani del Liceo Artistico cittadino, è stato docente, consigliere, amico di tanti e tante nuove leve.

Nato a san Ferdinando di Puglia, dopo la scuola dell’obbligo, si trasferisce a Bari, dove, dopo gli studi artistici, nel 1970 entra nella rosa dei docenti del neonato Liceo Artistico, selezionato da Roberto de Robertis, Direttore e Vito Stifano suo vice. Io ho 13 anni ed entro al Liceo Artistico.

In parallelo comincia seriamente la sua carriera pittorica con le prime collettive e poi personali. Nel 1975 fonda e dirige il Centro d’Arte e Culturale “Officina Nuova” che diventa in quegli anni un ritrovo importante per artisti e intellettuali dell’hinterland barese.

Nel frattempo compie diversi viaggi in Italia ed all’estero, soggiornando anche a Londra dove ha successo soprattutto con i suoi ritratti, un po’ alla Bacon, suggerisce la critica, molto ispirati anche dall’amico Luigi Guerricchio, per chi lo conosce meglio.

Beppe Labianca ad un vernissage con Raffaele Nigro.

In questa foto, curiosamente, la sua ombra riflessa sulla parete somiglia molto ad un quadro di Francis Bacon.

Molti critici si sono interessati alla sua opera: Raffaele de Grada, Pietro Marino, Giustina Coda, e molti altri. La sua produzione ha trovato in Raffaele Nigro un suggeritore ed importante mentore.

Sue opere sono in collezioni importanti sia in Italia che all’estero.

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