La Russia sempre più alla ricerca di mercenari stranieri per la guerra in Ucraina

La strategia di reclutamento di Mosca solleva polemiche e preoccupazioni internazionali

Rocco Michele Renna

La guerra in Ucraina, che ha già inflitto terribili sofferenze e devastazioni al Paese, continua a tenere banco nelle discussioni geopolitiche internazionali. Oltre alle drammatiche dinamiche sul campo di battaglia, un altro aspetto cruciale emergente è il crescente utilizzo da parte della Russia di mercenari stranieri per rafforzare le sue forze nel conflitto. Questa strategia, denunciata da Kiev e osservata con apprensione dalla comunità internazionale, solleva interrogativi sulla natura del conflitto e sul coinvolgimento di Paesi terzi.

L’Ucraina ha puntato i riflettori su Mosca, accusandola di reclutare un numero crescente di combattenti stranieri, in particolare da nazioni che affrontano difficoltà economiche. Petro Yatsenko, portavoce dell’organismo che monitora il trattamento dei prigionieri di guerra, ha delineato questa tendenza preoccupante. Secondo le informazioni disponibili, la Russia ha attirato mercenari da diverse parti del mondo, inclusi Nepal, Cuba, India e Somalia, durante i due anni di conflitto. L’invasione ordinata da Vladimir Putin nel febbraio 2022 ha visto un’intensa attività di reclutamento sui social media, sia attraverso canali ufficiali che non. Inizialmente, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva vantato l’impiego di 16.000 mercenari provenienti dal Medio Oriente. Tuttavia, secondo le ultime osservazioni di Kiev, questa pratica si è intensificata ulteriormente, con la Russia che sembra concentrarsi su individui provenienti da paesi in difficoltà economica, probabilmente per ridurre la pressione sulla mobilitazione interna.

Oltre alla questione dei mercenari stranieri, emergono anche dati sconvolgenti sulle perdite subite dalla Russia nel conflitto in corso. Secondo le statistiche diffuse dall’apparato militare ucraino, il Paese ha registrato la perdita di oltre 400.000 soldati dal febbraio 2022, con un numero significativo di vittime anche nelle ultime 24 ore. Le perdite materiali sono altrettanto significative, con migliaia di veicoli, armamenti e aeromobili persi nel corso delle operazioni belliche.

Questi numeri mettono in evidenza l’entità del conflitto e le sue conseguenze devastanti per entrambe le parti coinvolte. Tuttavia, l’uso crescente di mercenari stranieri da parte della Russia solleva domande sulla legalità delle sue azioni e sul coinvolgimento di individui provenienti da Paesi terzi in un conflitto che ha già causato così tante sofferenze. In questo contesto, la comunità internazionale deve vigilare attentamente sull’evolversi della situazione in Ucraina e cercare soluzioni diplomatiche per porre fine a un conflitto che continua a mietere vittime innocenti e a destabilizzare la regione.

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