Il Cremlino smentisce di aver contraddetto i Wagner

I mercenari filo russi non potranno dotare Hezbollah di sistemi di difesa aerea, ha detto Peskov

Gianvito Pugliese

Venerdì il Cremlino ha respinto un articolo del Wall Street Journal secondo cui l’intelligence statunitense riteneva che il gruppo mercenario russo Wagner intendesse fornire a Hezbollah un sistema di difesa aerea, affermando che tale discorso era infondato“. Lo ha reso noto l’Agenzia di stampa inglese Reuters.

Ed ha aggiunto: “Abbiamo già detto che, di fatto, un tale gruppo (Wagner) non esiste”, avrebbe reso noto pubblicamente il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov e continuando “Tutte queste riflessioni di solito non si basano su nulla e non hanno alcun fondamento ..., Esistono canali di comunicazione di emergenza tra le forze armate (russe e statunitensi), e se ci sono reali preoccupazioni su qualcosa, loro (gli americani) possono sempre trasmetterle alle nostre forze armate”.

Scondo il Wall Street Journal “il gruppo Wagner era pronto a fornire il sistema Pantsir-S1, conosciuto dalla NATO come SA-22, che utilizza missili antiaerei e cannoni di difesa aerea per intercettare gli aerei” .

Il Gruppo Wagner non ha risposto a una richiesta di commento da parte della Reuters.

Il Wall Street Journal ha anche affermato che i Servizi Usa stanno monitorando le conversazioni tra Wagner e Hezbollah e che “il sistema Pantsir sarebbe stato fornito a Hezbollah attraverso la Siria” alleata della Russia, che ha sostenuto il presidente Bashar al-Assad durante guerra civile del 2015.

Alla domanda di un Collega nella conferenza stampa della propaganda russa “se il figlio 25enne di Prigozhin, Pavel, sia diventato il leader di Wagner” Peskov ha seccamente risposto: “Questa non è una domanda per noi, questo non è il nostro argomento e non abbiamo alcuna informazione al riguardo”.

La situazione del gruppo Wagner in Russia non è certo tranquilla dopo la protesta e la marcia su Mosca, fermata dallo stesso Prigozhin, poco tempo prima che il suo aereo privato, sul quale viaggiava fosse colpito da un missile. Il Ministro della difesa russo Sergej Šojgu non ha mai sopportato né Prigozhin, né il gruppo Wagner refrattari ad obbedire agli ordini impartiti dall’esercito russo e sempre molto critici in merito alla conduzione dell’invasione dell’Ucraina da parte del Ministero della Difesa e del Capo di Stato maggiore.

Sembrava che Putin avesse impartito l’ordine al gruppo Wagner di ritornare in Africa a rinforzare le fila dei mercenari rimasti in quel continente. Ma gli ordini di Putin sembra non siano stati eseguiti. Il che rafforza la tesi che Putin sia morto ed il suo sosia si muove timidamente eseguendo gli ordini dei potenti oligarchi, che non trovano un’intesa sulla successine dello zar Vladimiro I.

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