“Vasi mitici”

In occasione della “Giornata europea dell’Archeologia 2021” nella stupenda sala Bona Sforza del Castello Normanno Svevo di Bari una rassegna di opere trafugate e recuperate dal Comando Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio.

Maria Catalano Fiore

Nei giorni scorsi, forse ancora in itinere, presso la Sala di Bona Sforza, nel Castello Normanno Svevo di Bari sono stati esposti svariati reperti archeologici recentemente sequestrati e reimpatriati dal Belgio ad opera del Comando Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale, Comando di Puglia e Basilicata, con sede in un’ala del Castello Normanno Svevo di Bari.

Una panoramica delle opere esposte

Notevole il numero e la qualità delle opere e manufatti trafugati, nel corso di alcuni anni, da siti archeologici di Puglia verso la clientela belga.

Pregevoli vasi riportati in Puglia

La mostra è stata allestita in occasione della “Giornata europea dell’Archeologia 2021” dalla Direzione Regionale Musei di Puglia.

Altri stupendi vasi databili tra il settimo e quarto secolo a.C. definiti “Vasi a figure rosse” su uno sfondo nero

Nella serata del 21 giugno è stata fatta un’ottima presentazione della mostra e dei reperti in oggetto, a cura della Direttrice del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, dott.ssa Cludia Lucchese.

Bisognerebbe ricordare a tutti la Bellezza di questo Museo e la valenza delle opere contenute, rinvenute in scavi e tombe tra Ruvo, Canosa e Taranto. Un museo privato, fortemente voluto dalla famiglia Jatta, intorno all’inizio del 1800, quando Giovanni Jatta, archeologo, decide di costruire ex-novo, addirittura un Palazzo come sede sia delle apposite sale museali che della famiglia stessa.

Dal 1993 il Museo Jatta è diventato statale, conservando però inalterata la disposizione museografica originale, unico esempio in Italia. Dal 2014 è sotto la gestione del Polo museale della Puglia, nel dicembre 2019 divenuto Direzione Regionale Musei.

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