Maria De Pasquale

Maria De Pasquale una lunga carriera dedicata all’Arte.

Maria Catalano Fiore

Parlare di Maria De Pasquale come pittrice è piuttosto complesso; bisogna imparare a conoscerla e conoscerla bene, per quanto a volte possa essere sfuggente. Ci conosciamo dagli inizi degli anni ’90 ed ho avuto modo di veder crescere le sue opere, non solo in numero, ma soprattutto in qualità.

Comunque una foto del 2019 a conferma del nostro comune amore per l’Arte

La pittura di Maria de Pasquale è sempre un caledoscopio di colori,ma non la definirei un po’ superficialmente solo una naif. Con artista naif, dal francese = ingenuo si intende (Vocabolario Treccani) un certo tipo di produzione artistica priva di legami con la realtà culturale ed accademica in cui è prodotta. Maria De Pasquale ha una salda preparazione filologica, ha insegnato sempre con serietà e con un vero contatto con la realtà, non sempre facile, dei suoi ragazzi. Più che altro dipinge quello che vorrebbe vedere nel mondo: colori vivaci, cieli azzurri, mari turchesi e tanto verde e fiori dappertutto.

Se si osservano le sue opere si nota piuttosto una propensione ad uno studio dell’Espressionismo, delle sue sfaccettature e delle tinte di Marc Chagall, più che di Henri Rousseau, detto il doganiere, che usa tinte più fosche. L’Espressionismo e prima ancora l’Impressionismo hanno un loro modo particolare di esaltare il colore, quasi esasperandolo e facendolo diventare il vero protagonista del quadro.

E’ dall’espressionismo dei primi anni venti del 900 che scaturiranno le varie avanguardie e frange che arrivano sino alla nostra era.

E’ ormai nota la lunga carriera di Maria De Pasquale, innumerevoli le collettive e personali, ma è sempre presente a mostre ed eventi per il suo amore smisurato per l’Arte, la natura e il colori.

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