La Russia potrebbe addurre un pretesto per attaccare l’Ucraina

Lo affermano gli Stati Uniti

Gianvito Pugliese

La Russia è pronta ad invadere l’Ucraina in qualsiasi momento e non avrebbe remore ad inventarsi un pretesto per un attacco

Lo hanno dichiarato oggi gli Usa. confermando l’impegno dato a difendere “ogni centimetro” del territorio della NATO.

La Russia. come ho più volte ripetuto, ha più di 100.000 soldati ammassati ai confini dell’Ucraina, che -sfortunatamente per lei- non fa ancora parte dell’Alleanza atlantica.

Washington – pur mantenendo aperti i canali diplomatici finora incapaci di far decantare la crisi – continua a ripetere che l’invasione è imminente.

Mosca nega e accusa l’Occidente di “isteria”.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, alla vigilia di un viaggio che lo porterà domani a Kiev e dopodomani a Mosca per colloqui con Vladimir Putin, ha chiesto alla Russia di diminuire l’escalation e ha minacciato sanzioni mai viste se Mosca avesse invaso.

Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Joe Biden: “Non possiamo prevedere perfettamente la giornata, ma ormai da tempo diciamo che siamo fuori dalla finestra” (ndr. delle trattative diplomatiche),

Funzionari statunitensi si sono rifiutati di confermare l’esistenza di rapporti dell’intelligence statunitense, secondo i quali la Russia intende procedere all’invasione dell’Ucraina mercoledì prossimo.

Biden ha parlato stamattina con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelenskiy e hanno convenuto di continuare a tentare la via diplomatica, ma contestualmente mettere in campo forti sanzioni deterrenti, in risposta al rafforzamento militare della Russia

Biden ha chiarito a Putin in una telefonata i ieri che l’Occidente avrebbe risposto in modo deciso a qualsiasi invasione e un tale attacco danneggerebbe e isolerebbe Mosca.

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha dichiarato che Kiev ha ricevuto finora quasi 1.500 tonnellate di munizioni dagli alleati consegnate con 17 voli, di cui circa 180 tonnellate dagli Stati Uniti. 

I membri del servizio prendono parte ad esercitazioni militari tenute dalle forze armate di Russia e Bielorussia presso il campo di addestramento di Gozhsky nella regione di Grodno, Bielorussia, il 12 febbraio 2022. Leonid Scheglov/BelTA/Handout via REUTERS
Esercitazioni militari tenute dalle forze armate di Russia e Bielorussia presso il campo di addestramento di Gozhsky

Il Cremlino si lamenta di non avuto risposte alle sue preoccupazioni per la sicurezza russa. Ovviamente finge di non capire che la Russia vuole ottenere troppo e non dare nulla.

Washington ed i suoi alleati europei evacuano il personale dell’ambasciata e esortano i cittadini a partire immediatamente.

Il personale statunitense dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OCSE) ha iniziato oggi a lasciare in auto dalla città di Donetsk, controllata dai ribelli, nell’Ucraina orientale.

L’OCSE conduce operazioni in Ucraina, inclusa una missione di monitoraggio civile nelle sedicenti repubbliche separatiste sostenute dalla Russia nelle regioni di Donetsk e Luhansk, dove una guerra iniziata nel 2014 ha ucciso oltre 14.000 persone.

Le compagnie aeree europee stanno valutando di sospendere i voli.

Un collaboratore di Emmanuel Macron, che ha recentemente parlato con Putin, sostiene che il Presidente francese è scettico sull’ipotesi di un’invasione russa. Tuttavia, ha aggiunto, Parigi è “estremamente vigile”.

Ben Wallace, ministro della Difesa britannico, è scettico verso i colloqui, ed ha dichiarato al Sunday Times di Londra che c’era “un soffio di Monaco nell’aria da parte di alcuni occidentali”, riferendosi evidentemente al patto stipulato nel 1938 che non riuscì a fermare l’espansionismo tedesco sotto Adolf Hitler, nonostante concessioni ai tedeschi di territori nell’ex Cecoslovacchia.

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