Diario di bordo

Della settimana appena trascorsa, che va da domenica 8 a sabato 14 marzo 2020.

Gianvito Pugliese

Questa rubrica, un tempo di punta sul quotidiano BariSera a cavallo del terzo millennio, riassumeva i fatti della settimana, evidenziati dai principali quotidiani nazionali, distinti tra europei ed extra, italiani, regionali, della città metropolitana (all’ora in formazione) e comunale di Bari.

Oggi la realtà dell’informazione è più complessa. All’epoca già la comunicazione televisiva era preponderante e raggiungeva prima e, soprattutto, più utenti. Tra telespettatori e lettori non c’era partita. Ora alle televisioni, peraltro moltiplicate dal digitale terrestre, si sono aggiunti i social network e si sono moltiplicate sul web, da un lato le testate giornalistiche, dall’altro i blog. Le prime ed i secondi sia specialistiche che generaliste. Credo che oggi sia più difficile riassumere in maniera esaustiva e che la selezione delle fonti sia diventata sempre più complessa.

Non so come questa rubrica domenicale si evolverà, ma siccome nella settimana la nostra redazione si è proposta di selezionare ed offrire ai nostri lettori quanto riteneva più rilevante, cosa che mi auguro di riuscire a fare sempre più e meglio, possiamo limitarci a ricordarvi quanto vi abbiano sottolineato.

Purtroppo attraversiamo uno dei peggiori momenti per il nostro Paese e per il globo. L’attenzione di tutta le testate è stata monopolizzata dall’epidemia di Coronavirus, dilagata questa settimana nel mondo al punto da indurre l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) a dichiarare la pandemia. Non ci siamo sottratti al dovere di tenere informati i nostri lettori dell’andamento giornaliero del virus (non è un plurale maiestatis, ma parlo di noi tutti de Lavocenews.it). Lo abbiamo fatto utilizzando esclusivamente dati ufficiali, che solo in una giornata recente sono stati falsati dalla mancata comunicazione per tempo dei dati alla protezione civile da parte dalla sanità della Lombardia. E, purtroppo siamo passati nel periodo 8-14 c.m. in Italia da 6.387 positivi , 622 guariti, e 366 decessi, con 7.375 casi totali a 17.750 positivi, 1.966 guariti, e 1.441 decessi, con 21.157 casi totali. Numeri cresciuti in misura esponenziale che hanno indotto il Governo ad adottare misure sempre più importanti. Dall’Oms l’Italia è stata lodata e portata ad esempio per l’adeguatezza delle misure adottate, a dispetto di una posizione ondivaga ed altalenante. non solo dell’opposizione, ma anche della maggioranza, alla ricerca spasmodica di consenso a qualsiasi costo. Ed il costo, anche se ancora piuttosto relativo, lo hanno pagato coloro che hanno detto. a giorni alterni. tutto ed il contrario di tutto. Gli italiani stanno dimostrando una maturità superiore alle aspettative. Fino a ieri le opinioni di voto sembravano inchiodate al perenne dualismo italico: Bartali-Coppi, Fracci-Cosi, Muti-Abbado, Mazzola-Rivera, Prodi-Berlusconi…… Non è certo un comportamento maturo e responsabile. Le democrazie occidentali vorrebbero un elettorato capace di premiare o punire chi ha governato a seconda dei risultati positivi o negativi raggiunti. Sembravamo lontanissimi da tanto, anche se in ottima compagnia se ci si confronta con paesi come la Gran Bretagna e gli Usa, che sono nati e cresciuti nell’alternanza tra conservatori e progressisti, comunque si chiamassero. Ci sono segnali chiari ed univoci, anche se tenui, che fanno ben sperare per l’Italia in futuro. E la risposta di ieri all’appello dei giovani e degli artisti alla festa sul balcone è una conferma di un grande popolo che merita “di tutto, di più”.

Tornando al virus, a livello mondiale, da essere la Cina, da cui è partita l’epidemia, il Paese più esposto, oggi è quello che registra il migliore successo del contenimento. Ieri solo 4 nuovi casi. Tanto da temere oggi “l’effetto di ritorno”, ovvero contagi da chi rientra e proviene dall’Europa.

L’Italia, etichettata ancor oggi da governanti europei e non come l’untore, è invece in effetti l’unico Paese occidentale non omertoso, che ha effettuato controlli seri e che con molta probabilità riuscirà prima di tutti ad aver ragione del virus.

Estremamente preoccupante è la diffusione in tutti i Paesi europei e le notizie di casi in Africa dove generalmente i controlli semplicemente non esistono. Tornando all’Europa si procede in ordine sparso: oggi si vota per le comunali in Francia e Boris Johnson vuole favorire la diffusione del virus per uscire prima dalla crisi, costi quel che costi. L’Europa, in un caso come il Coronavirus, dimostra di non esistere e quando batte un colpo è peggio: si vedano le dichiarazioni della Lagarde e lo stanziamento irrisorio. Credo sia l’ultima occasione per gli europeisti di dar vita all’Europa dei popoli secondo lo spirito del manifesto di Ventotene. Ora o mai più.

Nel frattempo in Usa abbiamo seguito le primarie e credo che ormai sia chiaro che a sfidare Donald Trump sarà l’ex vice presidente dell’amministrazione Obama, Joe Biden. Trump, dopo aver sottovalutato il Covid-19, definendolo poco più di una banale influenza, ora finge di correre ai ripari, ma lo fa con stanziamenti risibili.

Erdogan apre le frontiere turche e manda i reparti speciali a spingere e costringere i poveri siriani, trattati come greggi o mandrie, a forzare la frontiera greca. Le immagini dei comportamenti della polizia e della guardia costiera greca non sono più edificanti di quelle delle forze speciali turche. Milioni di esseri umani sfortunati e sistematicamente traditi dall’occidente, usati, da Erdogan come merce di “ricatto”. Ma Assad, non è che sia migliore e diverso. E l’Europa? Semplicemente non c’è ancora una volta e a mediare va Vladimir Putin, che ottiene una tregua, che sta reggendo.

Un’occhiata al Congo, dove i morti per epidemie di morbillo e di ebola non si contano e non si raccontano. Avremmo voluto e dovuto raccontarvi della Somalia, dove è riesplosa la guerra tra Usa e al-Shabaab, ma non avevamo dati sufficienti.

Un focus abbiamo avviato sulle drammatiche conseguenze per gli artisti ed i creativi. Parliamo principalmente di coloro che lo fanno a tempo pieno. Per uno che arriva e sfonda, un’enormità di esseri stentano già a mettere insieme pranzo e cena, e ciò nonostante tanti siano davvero valorosi e meritevoli. Oggi sono alla canna del gas.

Ci stiamo occupando anche di cucina, con ricette della nostra tradizione. Ma abbiamo appena aperto una categoria dedicata alla Storia.

Avremmo voluto cominciare in un periodo migliore, ma in questo mestiere non si sceglie quando e cosa raccontare, si cerca onestamente di fare del proprio meglio per informare e raccontare la propria verità, come ci appare.

Buona domenica ai nostri attuali lettori ed a quanti lo diventeranno. State in casa, godetevi la vita con i vostri cari.