Biden parla alla nazione ed alterna minacce e rassicurazioni per Putin

Discorso alla nazione con un convitato di pietra.

Gianvito Pugliese

Joe Biden, parlando alla nazione, ha rivolto un accorato appello a Vladimir Putin, chiedendogli di fare un passo indietro. La guerra con l’Ucraina, porterebbe “morte e distruzione inutili” e tocca a Mosca non macchiarsene. Sarebbe oggetto d’indignazione internazionale e Putin ne risponderebbe.

Un discorso televisivo a livello nazionale nel quale Biden ha affermato che gli Stati Uniti hanno rivisto le stime dei militari russi che circondano l’Ucraina, direttamente dal confine russo o da quello bielorusso. Sarebbero saliti a 150.000 soldati russi, oltre il cinquanta per cento in più in una settimana  ed ha aggiunto che che i rapporti, secondo cui alcune forze russe si erano ritirate erano accolti come estremamente positivi, per la ripresa del dialogo, ma non erano verificati e, quindi un’invasione restava possibile.

Secondo Biden la diplomazia è l’opzione concreta per ridurre la crisi e ha chiesto alla Russia di impegnarsi con i fatti. Se la Russia invadesse l’Ucraina, gli Stati Uniti, unitamente alla Nato, sono pronti a rispondere con sanzioni finalizzate ad arrecare pesanti dolori economici e decretare l’isolamento globale della Russia.

“Gli Stati Uniti sono preparati, qualunque cosa accada“.

Biden parlava agli americani, ma si rivolgeva spessissimo al convitato di pietra, quel Vladimir Putin, che ha chiesto alla NATO di non accettare l’Ucraina come membro e di astenersi da qualsiasi ulteriore espansione verso est.

La Nato non può rifiutare Paesi che volessero aderire, solo perché nelle mire di espansione dello zar del terzo millennio. Quando Putin mette limiti all’espansione delle Nato, non lo fa -come afferma- per questioni di sicurezza, ma solo per aver mano libera in tentativi di annessione. Il disegno di ricostruzione dell’Urss è nei programmi di Putin. Resta da capire, se solo come propaganda politica del Cremlino, destinata ai russi, o se, a furia di parlarne, Putin non abbia finito per crederci realmente. E nel 2014 la Russia si appropriò della parte più significativa della penisola di Crimea, territorio ucraino, in particolare puntando sul suo affaccio nel mare, facendone la base della flotta russa nel Mar Nero. Nel 1992 intervenne pesantemente nel conflitto tra Moldavia e Transnistria (territorio moldavo autodichiaratosi indipendente e non riconosciuto dall’Onu), bombardando massicciamente le truppe moldave e costringendo il Paese alla resa, perdendo parte del suo territorio. Il bombardamento fu messo in atto dalla XIV armata russa che presidiava a Tiraspol, la capitale delle Trasnistria, il più importante deposito di armi e munizioni russe in Europa. A ben vedere le acquisizioni forzate di territori di altri Paesi per mano russa, è sempre finalizzata a scopi militari. La Crimea base della marina militare russa, la Transnistria sede dell’arsenale maggiore dell’esercito russo. Putin in caso di conflitto allontana dalla Russia molti importanti obiettivi militari che piazza astutamente altrove.

Le minacce di Biden di sanzioni alla Russia non hanno ancora convinto Putin a fare marcia indietro. O forse si, se la notizia di truppe russe che dal confine ucraino tornano alle loro basi corrisponde al vero.

Biden continua: “Gli Stati Uniti e la NATO non sono una minaccia per la Russia. L’Ucraina non sta minacciando la Russia. Né gli Stati Uniti né la NATO hanno missili in Ucraina. Non abbiamo piani per metterli anche lì. Non stiamo prendendo di mira le persone della Russia. Non cerchiamo di destabilizzare la Russia“.

Ed aggiunge: “Ai cittadini della Russia: non siete un nostro nemico e non credo che vogliate una guerra sanguinosa e distruttiva contro l’Ucraina”.

Biden sottolinea, quindi, che i costi umani sarebbero “immensi” anche per la Russia se attaccasse, ed “Il mondo non dimenticherà che la Russia ha scelto la morte e la distruzione inutili”.

Gli Stati Uniti “non cercano un confronto diretto con la Russia“. I soldati americani non combatteranno in Ucraina, ma se la Russia attaccasse gli americani in Ucraina, “risponderemo con la forza”.

L’Ucraina ha affermato di essere stata colpita da un attacco informatico, presumibilmente russo, e Biden ha diffidato la Russia a non impegnarsi in attacchi informatici: “Se la Russia attacca gli Stati Uniti o i nostri alleati con mezzi asimmetrici, come attacchi informatici dirompenti contro le nostre aziende o infrastrutture critiche, siamo pronti a rispondere”.

Biden ha parlato con Putin sabato e con il presidente ucraino Volodomyr Zelenskiy domenica, ricordando sia a Mosca che a Kiev, che le sanzioni saranno anche dirette contro le imprese e gli oligarchi russi.

Putin – Macron

Gli Stati Uniti “hanno messo sul tavolo idee concrete per creare un ambiente di sicurezza in Europa. Stiamo proponendo nuove misure di controllo degli armamenti, nuove misure di trasparenza, nuove misure di stabilità strategica” Ma quel che vale per la Nato deve valere anche per la Russia.

Nato e Stati Uniti vogliono andare verso il disarmo, ma sono preparati a tutto; “Siamo pronti a rispondere in modo deciso a un attacco russo all’Ucraina“.

Il ritiro di truppe russe dal confine aprirebbe a negoziati sereni: ” ma non l’abbiamo ancora verificato. In effetti, i nostri analisti indicano che rimangono in una posizione molto minacciosa più di 150.000 soldati che circondano l’Ucraina e la Bielorussia e lungo il confine con l’Ucraina”.

In conclusione: “Un’invasione rimane chiaramente possibile“,

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