Russia: travel ban a 963 cittadini statunitensi, fra cui Joe Biden

Ban promulgato poco dopo la firma del pacchetto di aiuti all’Ucraina da 40 miliardi di dollari, Strana risposta

Gianvito Pugliese

Care le mie lettrici ed i miei lettori, consentitemi una breve premessa introduttiva alla notizia che in se sarebbe poca cosa, se non per il nome di chi la firma, Vladimir Putin, e di uno dei destinatari del provvedimento, Ioe Biden.

Non ci bastavano i no tav, i no vax, i no green pass, ora abbiamo anche i pro Putin, che in realtà, più esattamente, chiameremo no occidente, perchè, fatti salvi coloro che sono sul foglio paga dell’Fnb (gli eredi del Kgb), gli altri più che fan di Putin hanno in odio l’occidente, la democrazia, la libertà ed i suoi valori tutti, purtroppo troppe volte traditi o accantonati dagli stessi leader.

Ed ora che si profila un embrione di Europa politica si scarica e manifesta tutto il loro livore. Difesa comune europea, rappresentanza unitaria all’estero, approvazioni a maggioranza, sono solo i primi passi per la costituzione della maggior potenza mondiale: l’Europa, che Unita è prima al mondo per economia, forza militare, tradizione e cultura incomparabili, E’ il fallimento di sovranismo e nazionalismo, i cui adepti (tra l’altro sempre alla ricerca dell’Uomo forte da adorare) sparano ad alzo zero sui valori che fingono di difendere a cominciare dalla libertà e dal progresso. La rabbia (perchè tale è) deriva dalla svolta dell’Ue che da imporre solo “odiosi” (ma salutari) pareggi di bilancio, invisa a tutti, con la pandemia si è trasformata in ancora di salvezza con i PNRR approvati ai vari stati in cui l’Italia dell’odiato banchiere ha fatto la parte del leone. Finito il giochino di descriverla ad una massa beota come la causa di tutti i mali del Paese, ora si sono rifugiati nel no occidente.

Pardon se mi sono dilungato. Il fatto: il governo russo ha vietato ingresso nel Paese a 963 cittadini statunitensi, fra cui il presidente Joe Biden, il Segretario di Stato Antony Blinken e il direttore della Cia William Burns.

Il ban arriva dopo la firma del pacchetto di aiuti umanitari e militari all’Ucraina da 40 miliardi di dollari.
Il mese scorso Mosca aveva imposto il travel ban al premier britannico, Boris Johnson, alla titolare del Foreign Office, Liz Truss e ad altri undici membri del governo di Londra “per le azioni ostili senza precedenza” contro la Russia.

Tra i refrain della Propagante del regime putiniano c’è che le sanzioni imposte alla Russia fanno male più a chi le impone che a chi le riceve. Bene! Sbaglierò, ma i 963 divieti di accesso fanno ridere, come i precedenti agli inglesi. Ma quando mai Biden, Blinken o Burn, come gli altri 960, hanno pensato di fare un bel viaggetto turistico ed una breve vacanza in Russia? “Ma mi faccia il piacere” direbbe il nostro incommensurabile Totò, tafforzandolo con un gesto inequivocabile. E dopo aver dato la parola al principe Antonio de Curtis, io mi zittisco.

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