Ponte Morandi 14 agosto 2018, per non dimenticare….

Il 14 agosto 2018 implodeva su se stesso il grande Ponte Morandi a Genova. Un importante viadotto autostradale, fondamentale per tutta la viabilità regionale e non solo. Un ponte avveniristico di cui però non si era mai curata la manutenzione……

Maria Catalano Fiore

Sono passati tre lunghi anni da quel 14 agosto.

Mentre l’Italia vacanziera si apprestava al Ferragosto, oggi come allora, a Genova si compiva una delle più vergognose tragedie dell’Italia contemporanea. Vergognosa perché dovuta esclusivamente all’incuria e alla superficialità umana. Vergognosa perché chi era preposto, e pagato profumatamente, alla manutenzione, intascava e basta.

Il Viadotto Morandi, un lungo ponte autostradale che scavalcava il torrente Polcevera e due quartieri genovesi, crollava su se stesso.

Una delle terrificanti immagini del crollo, immagini che abbiamo visto per tanto tempo prima della rimozione delle macerie.

Il bilancio di quella disastrosa mattina è stato di 43 morti, 28 feriti gravi, 12 in maniera più superficiale, 556 famiglie senza casa, migliaia di sfollati, abitanti di quei quartieri popolari sottostanti il ponte.

Uno Stato assente, impegnato in inutili disquisizioni, di “colore” fiaccolate e poi…..silenzio assordante.

Come da prassi, purtroppo consolidata, non ci saranno mai colpevoli, nessun responsabile……tranne il Fato…… ma chi riporterà le giovani vite spezzate, chi ridarà una casa a chi l’ha persa, acquistata con sacrificio e …paradossalmente, magari sta ancora estinguendo un mutuo bancario. Chi risarcirà camion, macchine perse, arredi, oggetti d’affezione….

Si il ponte è stato ricostruito, era fondamentale come bretella di deviazione dal già caotico traffico genovese, era importante riprendere la riscossione dei lauti pedaggi, ma guarda caso, come nel gioco delle tre carte, non ci saranno mai vincitori o vinti. La gestione ha cambiato mano, ma previo accordo compensativo con i precedenti gestori.

Tutti stiamo pagando, attraverso i nostri pedaggi autostradali in generale, che, guarda caso, subiscono sempre inspiegabili picchi al rialzo, nonostante la pessima qualità della manutenzione e cantieri aperti proprio nei periodi di maggior traffico.

No comment!

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo  lavocenews.it grazie.