Due attentati kamikaze all’aeroporto di Kabul

Almeno 90 morti tra cui 13 soldati americani, 158 i feriti accertati

La redazione

Erano passate poche ora dall’allarme terrorismo a Kabul, lanciato dalle intelligence statunitense, britannica e tedesca, che due esplosioni si sono registrate all’aeroporto.

Il bilancio è di almeno 90 morti (tra cui tredici militari americani) e 158 feriti, molti dei quali gravi.

Il caos nel quale si stanno svolgendo le operazioni di imbarco degli evacuati si è trasformato in pochi attimi in scene apocalittiche con feriti portati in sgangherate carriole verso le autombulanze che facevano la spola tra aeroporto ed ospedali.

Panico, ovviamente, si è diffuso fra gli afghani ammassati agli ingressi dell’aeroporto, che cercano e sperano ancora di poter lasciare il Paese.

Gli attentati sono stati rivendicati dalla cellula dell’Isis-K, lo Stato Islamico della provincia afghana del Khorasan, il gruppo affiliato all’Isis nemico di Al Qaida e dei talebani. Ed i talebani hanno scaricato la responsabilità dell’evento sugli americani, dal momento che il secondo attentato, quello più sanguinoso è avvenuto in una zona sotto il controllo dei militari statunitensi.

Il capo del comando centrale statunitense, Kenneth McKenzie, ha affermato che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell’attacco, nel quale ha detto di non ravvisare una complicità dei Talebani.

Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, pur consapevoli dei pericoli che incombono, hanno confermato che le operazioni di evacuazione continueranno fino al 31 agosto prossimi. Germania e Canada hanno già lasciato l’Afghanistan e domani partirà l’ultimo volo italiano da Kabul.

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