Oms: “Continuare a vaccinare con AstraZeneca.”

Al momento i benefici sono più dei rischi.

Lidia Petrescu

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sta esaminando gli ultimi dati sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca, ma arrivano alla momentanea conclusione che i benefici superino i suoi rischi e ritiene opportuno continuare le vaccinazioni: “Il comitato di esperti dell’Oms sulla sicurezza dei vaccini sta valutando con attenzione gli ultimi dati disponibili. Al momento l’Oms valuta che i benefici del vaccino AstraZeneca superino i rischi e quindi raccomanda di continuare con le vaccinazioni. La vaccinazione contro il Covid-19 non riduce malattie o decessi per altre cause, gli eventi tromboembolici si verificano frequentemente. Il tromboembolismo venoso è la terza malattia cardiovascolare più comune a livello globale“. Durante campagne di vaccinazione è normale che i si segnalino potenziali eventi avversi” Ciò non significa necessariamente che gli eventi siano legati alla vaccinazione stessa, ma è buona norma indagare su di essi“. L’Oms precisa di essere in contatto continuo con l’Ema e le autorità di regolamentazione in tutto il mondo.

Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco: “Il rapporto rischi-benefici per il vaccino di Astrazeneca è nettamente a favore dei benefici. Ovviamente si può attendere la valutazione dell’Ema che, probabilmente, io mi aspetto, darà una nota di avvertenza perché se ci sono soggetti femminili che hanno avuto trombosi, bisognerà studiarli. Soprattutto le donne che prendono la pillola, che è un farmaco pro-trombotico o che hanno difetti della coagulazione. Una maggiore attenzione, cioè, per questi soggetti. Aspettiamo però che ci sia questa valutazione”.

Gli fa eco il professor Marco Gambacciani della Società italiana Menopausa: “La pillola non aumenta il rischio di trombosi in maniera clinicamente rilevante in donne giovani che non hanno problemi di salute, così come non aumentano i fattori di rischio per le donne in menopausa che non hanno controindicazioni e assumono la terapia ormonale sostitutivaQuesto è l’ennesimo attacco alla salute delle donne perchè gli si mette in testa che quello che fanno per la loro sessualità e la qualità della vita sia dannoso, perchè gli ormoni sono frutto del demonio. Quando invece la letteratura scientifica dimostra che le donne colpite dal Covid siano state protette più degli uomini proprio grazie agli ormoni. Non solo: sottolineo che anche donne obese, con fattori di rischio prendono gli ormoni usando la terapia transdermica, al posto di quella orale. Non si può dare per scontato che il vaccino AstraZeneca sia associato a episodi di trombosi, nè si può dare per scontato che il vaccino determini ipercoagulabilità del sangue perchè non è dimostrato da nessuna evidenza scientifica. E’ davvero dannoso generare confusione e paure. Al momento l’unica evidenza che abbiamo è che nel Regno Unito l’unico effetto collaterale del vaccino è stato quello di ridurre di cento volte la mortalità per Covid“.

Domani, giovedì 18 marzo, avremo la valutazione dell’Ema.

Roberto Speranza, ministro della Salute del nostro Paese: “Il governo italiano considera i vaccini la prima vera chiave per chiudere questa stagione, quanto avvenuto nelle ultime ore non incrina la nostra fiducia, la campagna di vaccinazione va quindi avanti e dovrà accelerare anche con l’aumento delle dosi che avremo a disposizione, l’auspicio è che già da domani possa arrivare una risposta dall’Ema. Abbiamo massima fiducia e pretendiamo il massimo livello di sicurezza. L’auspicio è che già da domani arrivino rassicurazioni per rilanciare la campagna di vaccinazione. Nel secondo trimestre avremo in arrivo oltre 50 milioni di dosi e nel terzo trimestre avremo 80 mln di dosi attese, questo significa che potremo avere una accelerazione molto significativa. Nelle prossime ore stiamo lavorando a due interventi normativi: uno per favorire l’impegno di farmacie e di infermieri nella campagna di vaccinazioni e per favorirne l’accelerazione. Il primo asse riguarda il potenziamento dei servizi territoriali per garantire l’esigibilità dei Lea. Implementare una assistenza di prossimità significa mitigare la povertà sanitaria. Altro punto del primo asse è la casa di comunità che sarà presidio della salute per dare risposte: un ecg, un consulto sulla salute sui bambini, sarà una rete che riorganizzerà strutture frammentate ora sul territorio. Investire nella trasformazione digitale del nostro sistema sanitario è una priorità ed è un lavoro che deve cominciare dal cuore stesso del sistema . Cio che serve è una centrale di calcolo per elaborare la grande quantita di dati disponibili, anche per la costruzione di scenari. Questi mesi ci hanno insegnato l’importanza dei modelli predittivi, pertanto è necessario costruire un modello unico“.

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