Morto Grimaldi, produttore di film difficili….

Il Cinema si spegne non solo per le Sale chiuse, ma per la scomparsa di attori e produttori che lo hanno fatto grande.

Maria Catalano Fiore

E’ morto, di morte naturale, a Miami, il 23 gennaio, il Produttore Cinematografico Alberto Grimaldi. Ne da annuncio, solo stamattina, il figlio Maurizio, per evitare pettegolezzi Covid e dopo i funerali svolti in forma strettamente privata.

Alberto Grimaldi era nato a Napoli il 23 marzo 1925, morto a Miami alla soglia dei 96 anni, il 23 gennaio 2021. Il cinema muore non solo per le sale vuote, ma si vanno anche spegnendo personalità uniche. Soprattutto chi ha accettato di produrre film “difficili”, ma che ora fanno parte della Storia del Cinema Italiano.

Da “Grimaldi l’arte di Produrre” una foto di Alberto Grimaldi con Marlon Brando nei giorni in cui giravano “Ultimo Tango a Parigi” uno dei suoi film più contestati.

Laureato in giurisprudenza, cominciò la sua carriera come avvocato, ma poi si innamorò del Cinema. Cominciò a Produrre gli “Spaghetti Western” di Sergio Leone, con i loro introiti finanziava con la “Pea” film di P.P.Pasolini, B.Bertolucci, Federico Fellini e non solo.

Alberto Grimaldi ha operato nel periodo d’oro del nostro Cinema quando i Produttori del calibro di Carlo Ponti, Dino de Laurentis si impegnavano personalmente con denari propri a diffondere nel mondo Film Italiani di grande calibro culturale. Grimaldi fu il promotore di una libertà espressiva inaudita ai tempi di “Ultimo Tango a Parigi (1976) pellicola letteralmente bruciata per motivi censori (si ricorderà la cosiddetta “scena del burro” con Marlon Brando che sodomizzava l’ignara Maria Schneider) poi riabilitata solo nel 1987 e tornata in sala come una meteora, per poi essere archiviata del tutto.

Negli anni 70 si trasferì negli Stati Uniti per evitare minacce varie e soprattutto dopo un tentato rapimento dei tre figli Massimo, Maurizio e Marcello. R.i.p. grande combattente.

Nel 2009″ Il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma” ha pubblicato un libro “Alberto Grimaldi” -L’Arte di Produrre” opera di Paola Savino, in cui si ripercorre la carriera del Produttore Napoletano. Nel 2015 alla “72° Mostra Internazionale di Venezia” gli viere assegnato il leone d’oro per il restauro delle pellicole “Salò” e le “120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini.

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