Meloni ed il bonus cultura per i giovani
Un post Facebook di Giorgia Meloni in difesa delle modifiche ad App.18 -bonus cultura per i giovani e un commento in dissenso sul social del nostro direttore.
Gianvito Pugliese
![](https://www.lavocenews.it/wp-content/uploads/2022/12/Meloni-ed-il-bonus-cultura.png)
Il Presidente del Consiglio dei Ministri in carica, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in questo post su Facebook ha esplicitato le ragioni del suo Governo per la modifica, e non l’abolizione (ha tenuto a precisare) del bonus cultura giovani. Purtroppo, mentre i video di YouTube sono perfettamente condivisibili (ed in coda all’articolo postiamo quella identica versione) e quelli di Twitter pure anche se con alcune difficoltà, con Facebook non riesce la condivisione.
Vi posto il mio commento articolato sul social: “E’ il discorso di chi non ha mai lavorato in quel settore (che non è una colpa), ma questa si è una colpa, non si avvale di buoni consiglieri in materia. Glielo scrivo da Componente del disciolto Consiglio Nazionale dello Spettacolo del Ministero del Turismo e Spettacolo. Non significa, ovviamente, che io sia detentore della verità. Assolutamente no. Modesto ragionamento: crede davvero che solo perché benestanti i diciottenni, senza incentivo specifico spenderanno i soldi della paghetta (cospicui certo) per andare alla lirica, al teatro ad un concerto di musica classica, a teatro per uno spettacolo di prosa, ad un Museo… e non li spenderanno piuttosto in discoteca, allo stadio, in videogiochi fantasmagorici? … Accadrà questo e per una volta farete la discriminazione al contrario: priverete di un’occasione di acculturarsi i giovani benestanti! Non dimentichi che la scuola è ancora ferma (consigli d’istituto a parte) alla riforma Gentile, per cui se chiede chi è Monteverdi, e siamo in Italia la patria del melodramma, le risponderanno che forse è un giocatore dell’Inter o della Spal. La cultura musicale e teatrale nella nostra scuola è un’estranea. Questi sono i termini corretti. Ovviamente sono solo una voce che grida nel deserto: non sarò di certo ascoltato. Ma avevo il dovere morale di dirglielo (ndr. avrei dovuto usare la parola scriverlo e non dirglielo).
Come anticipato, per completezza d’informazione, quì di seguito il medesimo video pubblicato su YouTube a cura del Corriere della Sera