Grazie Ennio!

Dal nostro editorislista Roberto Fabbriciani, ospite fisso del giovedì con la sua pagina di musica vissuta a livelli inimmaginabili, un ricordo di Ennio Morricone, passato al setaccio della collaborazione tra i due artisti.

Roberto Fabbriciani

In questo momento di ripresa mi ha fatto particolare piacere essere presente a Siena per  Chigiana “International Festival”. Il motivo più importante ed emozionante è aver dedicato il concerto alla memoria del grande Maestro Ennio Morricone già docente dell’Accademia Chigiana (dove ho iniziato la mia carriera artistica) dal 1991 al 1996. 

… Caro Ennio desidero ancora ringraziarti per la meravigliosa musica che ci hai regalato e, permettimi, per l’affettuosa amicizia che abbiamo avuto. Ci siamo incontrati per la prima volta nel 1966 in un concerto del Festival Musicale di Nuova Consonanza alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Giovanissimo, rimasi impressionato per la tua maestria e virtuosità nel suonare la tromba. Fu l’amico compositore e pianista Paolo Renosto che mi propose questa partecipazione al vostro straordinario Gruppo di Improvvisazione di Nuova Consonanza. Non mi ricordo i brani in programma ma ho perfetta memoria di quell’incontro con te, Franco Evangelisti, Walter Branchi e Frederic Rzewski.

Nel corso della nostra lunga collaborazione mi vengono alla mente i viaggi fatti assieme per eseguire la tua musica in concerto in varie città italiane, sempre con la tua grande semplicità e la tua umiltà. 

Organizzai, in qualità di consulente artistico, il concerto monografico dedicato alla tua produzione di musica “assoluta” presso la IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma) nel 1989. L’Aula Magna dell’Università la Sapienza era gremita di pubblico. Avevamo ideato coraggiosamente, assieme alla presidente Lina Bucci Fortuna, una serie di concerti monografici dedicati a grandi compositori contemporanei quali G. Petrassi, A. Clementi, L. Nono, L. Berio, B. Maderna, B. Ferneyhough, ed altri.  I programmi venivano pubblicizzati attraverso un manifesto inusuale e innovativo per l’epoca. con foto realizzate da Luciano Morini.

 Ancora ricordo, sempre a Roma, l’esecuzione del tuo Secondo Concerto per flauto, violoncello e orchestra, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Un altro successo che fu sottolineato con entusiasmo dal tuo grande Maestro Goffredo Petrassi.

Altra testimonianza della nostra collaborazione è il CD, da te curato, dal titolo “Ennio Morricone: la musica, il cinema”, con le registrazioni di brani cameristici di “musica pura”, come amavi definirla, quali la Cadenza per flauto e nastro del 1988, i Quattro Studi per pianoforte uniti alle trascrizioni originali da concerto, realizzate appositamente, per flauto e pianoforte, tratte da alcuni films quali “Per le Antiche Scale/La Corta Notte delle Bambole di Vetro”, “L’Eredità Ferramonti/Metti Una Sera A Cena”, “Mosè”, “Allonsafan/Il Prato”.

Ancora i suoni ricercati per il film “La gabbia”, diretto da Giuseppe Patroni Griffi. La tua meravigliosa Cadenza per flauto e nastro magnetico con le tante voci del flauto preregistrato che si sommano formando una sorta di foresta di suoni dialoganti. Non dimenticherò mai le volte che mi hai onorato della tua presenza in concerto.  

E. Morricone, Cadenza (Ed. Suvini Zerboni – Milano)

Mi piace ricordare l’incontro dell’anno scorso al meraviglioso concerto diretto dal Maestro Franco Piersanti all’Auditorium di Roma.

Ennio Morricone e Franco Piersanti (Foto di Luisella Botteon)

La tua musica, per il cinema e non, per me non ha distinzioni, è musica colta ed innovativa, immediatamente riconoscibile nella forma e nel linguaggio. Sei stato attento ricercatore e sperimentatore utilizzando nelle tue composizioni nuovi suoni e tecniche strumentali estese. La forza della tua musica va oltre le parole e oltre l’immagine.

Un nostro amico comune, il compositore tedesco Helmut Lachenmann, da sempre frequente ascoltatore della tua musica, ha espresso la più grande ammirazione per le tue opere.

Con il tuo talento, la dedizione e la severità dell’impegno, ci hai regalato capolavori immortali. Grazie Ennio!