Von der Leyen: “La nostra Unione può vincere la sfida della guerra”

Messaggio della presidente alla vigilia della Giornata dell’Europa

La redazione

Parole significative e calibrate quelle che usa la presidente della commissione europea alla vigilia della Giornata dell’Europa.

Sono convinta e ottimista sul fatto che la nostra Unione possa anche vincere la sfida della guerra in Ucraina. Oggi il nostro continente incontra le ombre di un passato che pensavamo relegato lontano. Una guerra atroce, una aggressione senza senso e città distrutte. Milioni di innocenti che fuggono dalle loro case. Un popolo disperatamente determinato sul suo futuro. L’Europa è al fianco dell’Ucraina. L’invasione voluta del Cremlino ci ricorda perché stiamo celebrando la giornata dell’Europa. Il giorno in cui è nata la nostra Europa unita, pacifica e di prosperità. 72 anni dopo l’Europa è più forte e più unita che mai. Siamo uniti nel sostenere i nostri amici ucraini”.

Ci stiamo riprendendo dalla crisi Covid. Gli Stati hanno già ricevuto 100 miliardi di euro dal nostro fondo di recovery Next generation Eu. Vasti investimenti stanno assicurando milioni di posti di lavoro e creando nuove possibilità in Europa ogni giorno. Stiamo lavorando duramente per proteggere il clima e rendere il nostro continente indipendente dalle energie fossili. La nostra unione sta creando regole che definiranno l’era digitale oltre le nostre frontiere. L’Europa può raggiungere tutti questi obiettivi perché siamo uniti e determinati”.

Conclude la von der Leyen: “I cittadini dell’Europa stanno mostrando la strada. Milioni di europei si sono mobilitati per aiutare i vicini in difficoltà. Milioni hanno aperto le loro porte ai rifugiati ucraini. Milioni hanno inviato cibo, vestiti o fatto una donazione. Ora più che mai gli europei sentono che appartengono a una famiglia europea.
Questo mi riempie il cuore di orgoglio. Buon compleanno Europa e buona giornata dell’Europa a tutti voi”.

E’ una sintesi perfetta e non enfatica del recente accaduto. Di una guerra voluta da Putin contro l’occidente, attaccando la più apparentemente debole Ucraina, che ha finito per consolidare graniticamente l’Unione Europea ed l’alleanza con gli Stati Uniti.

Ovviamente c’è la crepa Ungheria che andrà risolta, ma nulla di nuovo se non che i suoi giorni nell’Ue si avvicinano alla fine.

Forze armate europee sono una realizzazione imminente, ed i prossimi passaggi: parlare al mondo con una sola voce e decisioni a maggioranza e non più all’unanimità. Per arrivare alla vera e propria Federazione o Unione di Stati, l’atto fondativo dell’Europa politica, ce ne vuole, non sappiamo quanto, ma la strada intrapresa è quella giusta e ne verrà fuori la prima potenza mondiale, per forza militare, economica, industriale, sociale e cosa che non è di poco conto, culturale e storicamente rilevante come nessun altro.

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