Non c’è pace per la Scuola

Il rischio abbandono mai così alto.

GP

Abbiamo da pochi istanti, nell’editoriale appena pubblicato, preso atto che la riapertura della scuola è stata identificata dalla politica come l’occasione di scontro acceso e senza esclusione di colpi, che poco ha a che fare con l’argomento specifico, ma appartiene al clima di crisi aperta, anche se ufficialmente ancora sotterranea.

Ma non finiscono certo quì i guai per la scuola, peraltro adusa a subite il disinteresse politico, nonostante la funzione sociale essenziale di cui è investita, con compiti sempre crescenti ed esorbitanti dalle sua competenze e possibilità di azione.

Secondo un’indagine svolta da Save The Children-Ipsos il 28% dei giovani studenti dichiara che dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus almeno un compagno nella propria classe ha smesso di frequentare la scuola. Tra le cause principali delle defezioni e abbandoni durante la Dad difficoltà di connessione e mancanza di concentrazione.

L’indagine di Save The Children, dal nome emblematico “I giovani ai tempi del Coronavirus” ha analizzato opinioni, stati d’animo e aspettative di studenti tra i 14 e i 18 anni. La conclusione a cui perviene è drammatica: almeno 34mila studenti delle superiori, sono a rischio di abbandono scolastico.

Ciò che rattrista è che nel dibattito in Cdm riportato dall’editoriale a proposito di scuola di tutto si è parlato fuorchè di questo dato serio. Il che conferma ancora una volta che tra politica e mondo reale il filo di collegamento sembra irrimediabilmente interrotto.

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