Grandi progressi nella lotta al bracconaggio

Ris di Parma effettuano il raffronto balistico ed incastrano il responsabile

La redazione

Il ritrovamento di un esemplare della carcassa di un lupo, specie protetta, ai margini della strada provinciale che collega Peveragno a Chiusa Pesio è l’origine di questa vicenda.

Si pensò che fosse rimasto vittima di un incidente stradale, ma per scrupolo la carcassa venne inviata all’Istituto Zooprofilattico di Torino che, in collaborazione con la facoltà universitaria di Medicina Veterinaria, effettuò accurata necroscopia. Ne scaturirono risultati che modificarono totalmente l’indagine: l’animale, infatti, era sì effettivamente morto per una emorragia interna, ma dovuta a un colpo di arma da fuoco e non all’inpatto con un veicolo.

La Stazione Carabinieri Forestale di Mondovì, congiuntamente al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Cuneo, sequestrati i resti della munizione rinvenuti durante la necroscopia, cominciano ad indagare a tappeto, circoscrivendo l’indagine a soggetti abitanti nella zona.

Nei mesi successivi ottennero dalla magistratura l’autorizzazione ad effettuare perquisizioni nelle abitazioni e sui veicoli di alcuni cacciatori, inviata un’arma sospetta al Ris di Parma per il raffronto balistico, è emerso che era proprio quella che aveva esploso il colpo responsabile della morte del lupo. Il proprietario rintracciato e denunciato ha chiesto il patteggiamento per il reato di uccisione di animale di specie protetta, delitto che prevede la reclusione da quattro mesi a due anni. All’uomo, un cacciatore di Peveragno, che ha già chiesto il patteggiamento, sono stati contestati ulteriori reati in materia di detenzione armi.

Nel corso delle indagini sono stata accertate ulteriori illegalità in materia di porto e detenzione di armi per uso caccia con il sequestro penale di oltre 1500 munizioni e 15 armi (tra carabine, doppiette e fucili). Si è proceduto anche al ritiro cautelare di ulteriori 10 armi e munizioni, nonché del porto d’armi dei soggetti coinvolti.

Non possiamo che essere favorevolmente colpiti dalla sensibilità dell’arma dei Carabinieri e delle Forze dell’ordine per la tutela del patrimonio faunistico, provata dall’attenzione prestata dal Ris alla morte di un lupo per il quale si sono fatte ricerche non diverse da un reato contro l’incolumità delle persone.

Complimenti di cuore agli investigatori ed al Ris.

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