Chi scende e chi sale.

“Il mondo è fatto a scale, c’è chi scende e c’è chi sale”. Una classifica di questa testata, riferita alla settimana appena trascorsa, per come l’abbiamo vissuta e descritta, ma tenuto conto anche del gradimento dei lettori. Immagine di copertina: Antonella Chiddo.

Gianvito Pugliese

Il periodo considerato è dal 19 al 25 luglio. Buona Domenica!

Salgono

1.L’Italia per come ha supportato il Presidente Conte, nella battaglia da protagonisti assoluti in Europa per il Recovery Fund -punto 1*. Abbattuto il muro dell’unanimità e del veto singolo si è aperto uno spiraglio verso l’Europa politica, ovvero dei popoli, e non solo delle merci. Saranno all’altezza di proseguire la strada su cui ci si è incamminati? Dita incrociate perchè il Mondo e non solo i singoli Paesi europei hanno bisogno della #Nuova Europa. Intanto l’Italia ha riconquistato il suo posto di autorevole Paese fondatore dell’UE. Ora siamo alla prova del Mes. Presidente Conte, non distruggere tutto con una resa ad un Moloch, monumento sì, ma all’ignoranza decisionista e giustizialista.

2. La Questura di Novara che ha smantellato la psico-setta, ramificata nel nord Italia, che riduceva, da tren’anni, in schiavitù sessuale donne e bambine.

3. Bojo -Boris Johnson- ammette di aver sbagliato -punto 8*- nella gestione iniziale della pandemia. Vero che non è pressato da voti imminenti, ma riconoscere errori è sempre un buon segnale.

Scendono

1. Attilio Fontana. Il Governatore col tentato bonifico al cognato -250 mila euro- ha provato che la fornitura della Dama Spa non era mai stata una donazione alla Regione Lombardia. Solo Salvini, che scende insieme, fa ancora finta di crederci. Ma ora emerge –M.Giannini ieri sera ad “in onda” sulla 7- che Fontana usò lo scudo fiscale per far rientrare dalle Bahamas 5,3 milioni di euro. E questi sarebbero gli amministratori top? Figuriamoci le scartine!

2. Il Ministro Dario Franceschini, Afflitto da provincialismo estremo e pessimamente circondato -per sua scelta- ha riempito i vertici di musei e fondazioni lirico sinfoniche di non Italiani, laddove in casa avevamo fior di potenziali sovrintendenti. E con la Ferragni a pubblicizzare la Galleria degli Uffizi ha poi raggiunto il colmo del trash e del ridicolo. Franceschini, la cultura è un’altra cosa!

3. Il Governo italiano nella (non) gestione del caso ex-Ilva. Continua il due pesi, due misure. Genova in due anni problema risolto: ponte ricostruito ed i Benetton fuori gioco. Taranto in venti e più anni, solo e sempre traccheggiamenti. Annunci tanti, soluzioni zero. Arcerol Mittal fa ancora, indisturbata, il bello e cattivo tempo. Ed i morti a Taranto sono tanti, troppi e da troppo. Scendete di una posizione dalla settimana scorsa, è il primo caso in cui si replica, ma ci resterete fino a che non Vi muovete. E se siete scesi è solo perchè c’è stato chi ha fatto peggio di Voi. E’ una promessa! E di solito le mantengo.

*la lettura dei punti è riferita alla relativa edizione giornaliera di Diario di Bordo – la sintesi degli eventi del giorno – che mi permetto di consigliarvi. In tre minuti potete leggere un notiziario “scritto” della principali notizie del momento.

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