Alessandro Manzoni: “Regala ciò che non hai”

La religiosità del Manzoni in una sua poesia decisamente francesca

Gianvito Pugliese

Un’aspetto meno noto della religiosità, mai dogmatica, del Manzoni. Tutti, chi più, chi meno, ci siamo confrontati con “la provvidenza”, quella sorta di filo conduttore dei “Promessi Sposi”. Il suo cattolicesimo, o se preferite la sua cristianità, richiede che i principi evangelici siano messi in pratica quotidianamente nella vita vissuta. Rigetta dogmi e regole che alla fine sono solo esteriorità, ma nulla di cristianamente umano.

La poesia che segue, somiglia tanto ad uno scritto di San Francesco d’Assisi.

Regala ciò che non hai

Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
“Ecco, quello che non ho te lo dono”.
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l’avrai regalata agli altri.

Alessandro Manzoni 1785-1873

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